Il Governo ha concluso il 2008 con un provvedimento (cd. decreto milleproroghe) di rinvio generalizzato di termini e scadenze relativi ad una serie di provvedimenti attualmente già in vigore nel nostro ordinamento. Nel provvedimento sono state inserite anche le proroghe dei termini relativi ad alcuni adempimenti in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, contenuti nel D.Lgs. 81/2008.
Anche se la prossimità delle festività natalizie poteva prestarsi a facili considerazioni su questi ulteriori “tempi supplementari” concessi alle imprese per adeguarsi alle nuove norme, e nonostante la sicurezza sui luoghi di lavoro continui a costituire un tema di rilevanza assoluta nel notro Paese, bisogna ammettere che il nuovo Testo unico, anche se di recente concepimento, ha mostrato sin da subito segni di una applicabilità incoerente con le possibilità organizzative delle Pmi e delle microimprese, e conseguentemente con l'obiettivo di assicurare in queste imprese la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro.
La proroga riguarda le scadenze delle nuove disposizioni relative alla valutazione dei rischi da stress lavoro correlato, apposizione della data certa, obbligo di comunicazione all’INAIL delle assenze per infortunio non superiori ad un giorno ed infine del termine di vigenza del divieto di effettuare visite mediche pre-assuntive; con ciò consentendo, probabilmente, una più attenta considerazione di alcuni temi ancora poco chiari nelle modalità di valutazione e della possibilità di consentire una gestione semplificata per le PMI e le micro imprese.
La palla passa ora al Parlamento, che dovrà convertire il decreto in legge; per ora gli orologi sono spostati al 15 maggio 2009 per questi adempimenti che, sulla base della prima proroga concessa nel luglio dello scorso anno, avrebbe chiamato all'appello le imprese entro la data del 1 gennaio 2009. Il nuovo rinvio farebbe peraltro coincidere il nuovo termine degli adempimenti alla data di scadenza entro cui il Governo avrebbe la possibilità di emanare gli eventuali decreti integrativi e correttivi del D.Lgs. 81/2008.
Diverse, infatti, le richieste di modifica al Testo unico arrivate, nei mesi scorsi, da più parti tanto che è stato avviato un confronto tra le Organizzazioni delle imprese ed i Sindacati dei lavoratori presso il Ministero del lavoro per definire con un accordo i punti modificabili del D.Lgs.81/2008.
In ogni caso, il Ministro del Lavoro ha espresso più volte l'orientamento del Governo ad emanare un provvedimento correttivo, venisse o meno raggiunto un accordo tra le parti sociali, anche su argomenti non esaminati al tavolo ministeriale. Che si prospetti per le piccole imprese la possibilità di ricevere risposta efficace alla esigenza di operare in condizioni di salute e sicurezza con modalità adeguate alla loro dimensione?