I lavoratori dell’edilizia che intendono presentare la domanda per l’APE Sociale nel 2018 in qualità di addetti a mansioni gravose certificano il requisito attraverso un form predisposto dalla Commissione Paritetica delle casse edili: lo comunica la CPCE confermando una prassi già prevista lo scorso anno, sempre per la richiesta di accesso all’anticipo pensionistico. In pratica, un modulo che si può utilizzare in alternativa alla certificazione del datore di lavoro.
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Per presentare domanda di accesso all’APE Sociale, in base alle istruzioni INPS, bisogna infatti farsi rilasciare dal datore di lavoro un’attestazione, predisposta in base a specifico modello INPS AP116, che certificazione lo svolgimento delle mansioni gravose.
L’istituto di previdenza, però, riconoscendo le difficoltà di reperire questa attestazione da parte dei datori di lavoro nel settore edile, ha stabilito che invece del modello AP116 si può presentare idonea dichiarazione, sottoscritta dal responsabile della Cassa Edile, dalla quale devono risultare i periodi di iscrizione alla Cassa.
Nel caso in cui il richiedente presenti domanda di APE seguendo questa modalità, dovrà indicarlo nella domanda telematica, segnalando nel campo note che:
stante l’impossibilità di reperire il datore di lavoro, è stata allegata la dichiarazione delle Casse edili interessate, al fine di consentire ai competenti uffici del Ministero del Lavoro, dell’INAIL e dell’INL le verifiche di competenza.
Domanda e requisiti
Per avere diritto al beneficio previdenziale in qualità di addetti alle mansioni gravose bisogna aver svolto queste attività per almeno sei anni negli ultimi sette anni oppure per sette anni negli ultimi dieci anni (è uno dei requisiti cambiati dalla manovra 2018, che di fatto ha ampliato la platea degli aventi diritto).
Ricordiamo che la domanda di certificazione del diritto di APE Sociale va presentata entro il 31 marzo, oppure entro il prossimo 15 luglio (deroga concessa dalla Legge di Stabilità 2018). Chi presenta la domanda entro marzo riceverà risposta dall’INPS entro il 30 giugno, mentre coloro che fanno la richiesta entro il 15 luglio riceveranno dall’INPS l’attestazione entro il 15 ottobre. Chi infine presenta la domanda dopo il 15 luglio ma entro il 30 novembre non ha la certezza di rientrare nella platea degli aventi diritto, perché queste domande verranno lavorate solo se non si esauriscono prima le risorse.