Il decreto legislativo 22/2015 ha previsto una nuova forma di sostegno al reddito per tutti coloro che, dopo aver fruito dell’intera durata della Naspi ossia la nuova assicurazione sociale per l’impiego entro il 31 dicembre 2015 saranno ancora privi di occupazione e si troveranno in una condizione economica di bisogno. Per il primo anno di applicazione potranno fruire della Asdi i lavoratori appartenenti a nuclei familiari con minorenni e quelli in età prossima alla pensione.
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Se si ha già beneficiato della Naspi ma si è ancora privi di occupazione e ci si trova in una condizione economica di bisogno è possibile ottenere la Asdi, il nuovo sostegno al reddito per gli inoccupati. La Asdi sarà erogata mensilmente per una durata massima di sei mesi e sarà pari al 75% dell’ammontare dell’ultima Naspi percepita. La corresponsione della Asdi è subordinata all’adesione ad un progetto personalizzato redatto dai competenti servizi per l’impiego contenente specifici impegni di ricerca attiva di lavoro, di partecipazione ad iniziative di orientamento e formazione e di accettazione di adeguate proposte di lavoro. L’Asdi sarà finanziato con un fondo istituito presso il Ministero del Lavoro, la cui dotazione è complessivamente pari a 200 milioni per ciascuno degli anni 2015 e 2016. La gestione dell’Asdi sarà effettuata dall’Inps che la riconoscerà in base all’ordine cronologico di presentazione delle domande. Le domande saranno soddisfatte fino a esaurimento dei fondi.