Editoriale Domus, tra le principali imprese editoriali europee a carattere familiare e leader nei settori auto e moto, architettura e design, viaggi e cucina, entra in WeBeers, l’e-commerce per scoprire e ordinare le migliori birre artigianali italiane dei birrifici più esclusivi. La Casa Editrice, guidata dall’AD Sofia Bordone, ha acquisito il 10% delle quote di WeBeers, startup innovativa partecipata da Digital Magics, business incubator.
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L’operazione è stata realizzata attraverso cessione da parte di Digital Magics, la cui quota risulta quindi ridotta dal 40% al 30%. Digital Magics ha contestualmente re-investito nella startup il ricavato della vendita delle quote cedute a Editoriale Domus. I due giovani fratelli e Fondatori di WeBeers, Alberto Maria e Giammarco Maria Gizzi, mantengono il 60% del capitale della startup. Con questo investimento Editoriale Domus inserisce all’interno del proprio piano industriale un nuovo servizio digitale innovativo. Grazie all’integrazione editoriale di storie, curiosità e abbinamenti sulle birre e sul mondo dei mastri birrai italiani, proposti da WeBeers, sul sito de Il Cucchiaio d’Argento, primo brand digitale italiano sul food, gli utenti potranno approfondire le caratteristiche dei prodotti e successivamente acquistarli online su www.webeers.com.
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Digital Magics, che supporta la startup WeBeers nello sviluppo strategico e tecnologico con i propri servizi di consulenza e incubazione, accelerando il processo di crescita della neoimpresa digitale, ha identificato il migliore investitore e partner industriale per la startup. Grazie a questa operazione la startup WeBeers rafforzerà la brand awareness, consolidando il numero di clienti e utenti studiando insieme a Editoriale Domus campagne di comunicazione e di promozione, dedicate agli utenti di Cucchiaio, Quattroruote, Dueruote e XOff Road, magazine quest’ultimi riconosciuti da tutti gli amanti dei motori, sia auto che moto, come veri e propri punti di riferimento dell’intero settore. La startup innovativa digitale punterà anche all’internazionalizzazione, lanciando il portale in Germania e nel mercato del Regno Unito, che da solo assorbe circa la metà delle esportazioni di birre artigianali italiane (2015, Rapporto Birra Italia 2015 Unionbirrai – Osservatorio Altis Università Cattolica).