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Fondi pensione: di categoria, aperti e Pip

di Nicola Santangelo

Pubblicato 8 Febbraio 2016
Aggiornato 4 Maggio 2022 21:40

Previdenza complementare: fondi di categoria, fondi aperti e Pip.

Da qualche anno, oltre ai versamenti previdenziali obbligatori, si sceglie di versare i contributi anche ad una forma di previdenza complementare. La motivazione è una sola: cercare di ridurre il più possibile la differenza, generata dal passaggio dal sistema retributivo a quello contributivo, che c’è tra l’ultimo stipendio e l’assegno pensionistico. E’ questa l’occasione per parlare di fondi di categoria, fondi aperti e Pip.

Previdenza complementare

Chi va in pensione oggi può ancora sperare in un assegno pensionistico pari al 70% dell’ultima retribuzione. Tra qualche anno la situazione peggiorerà e dovremo ritenerci fortunati se l’assegno sarà pari al 50% dell’ultimo stipendio. Bisogna correre ai ripari adesso o mai più. Scegliendo di crearsi una pensione di scorta. È arrivato il momento di affiancare alla previdenza obbligatoria una previdenza complementare. Si tratta, in sintesi, di un fondo sul quale accumulare contributi che serviranno a integrare l’assegno pensionistico e quindi ridurre la differenza fra l’ultimo reddito percepito e l’assegno.

Fondi di categoria

I fondi di categoria (detti anche fondi chiusi o negoziali) sono originati da contratti collettivi di lavoro o da accordi sindacali. Di solito sono quelli in cui il montante cresce più velocemente poiché prevedono un contributo aggiuntivo da parte del datore di lavoro. Non tutti i lavoratori, tuttavia, hanno un fondo di categoria. In tali casi si dovrà necessariamente optare per i fondi aperti e i Pip.

Fondi aperti

I fondi aperti sono promossi e costituiti dagli enti abilitati alla gestione delle risparmio (banche, assicurazioni, società di intermediazione mobiliare). L’adesione ai fondi aperti può avvenire sia su base individuale che collettiva ossia quando i rappresentanti dei lavoratori e il datore di lavoro stipulano un accordo per l’adesione collettiva al fondo.

Pip

I Pip sono piani individuali di tipo pensionistico e sono attuati mediante adesione ai fondi pensione aperti oppure mediante contratti di assicurazione sulla vita, stipulati con imprese di assicurazioni. L’ammontare dei contributi è definito in misura fissa all’atto dell’adesione ma può essere variato nel corso degli anni.