Trasferta e viaggio di lavoro 4.0

di Barbara Weisz

Pubblicato 3 Agosto 2015
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:38

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Dormire su una chiatta lungo il fiume, oppure in una baracca di legno in Asia, o ancora in un bunker: non è la descrizione di una tappa superavventurosa di un giro del mondo alla Indiana Jones, ma di una notte trascorsa in un viaggio di lavoro da un manager o imprenditore. Intendiamoci, non si tratta di situazioni standard, ma al contrario dell top ten degli alloggi più inconsueti in cui i professionisti intervistati da Regus (fornitore di spazi di lavoro flessibili, con business center in 106 paesi del mondo) hanno dichiarato di aver trascorso, appunto, in una traferta di lavoro. In generale comunque dall’indagine emerge come il concetto tipico di viaggio di lavoro, che vede il supermanager adagiato su una poltrona nella business class dell’aereo che consulta documenti sul tablet, piuttosto che in una cena d’affari in un ristorante di lusso sia, decisamente superata.

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Il viaggio di lavoro in genere è un incontro con il cliente, il terzo millennio è caratterizzato dalla possibilità di muoversi velocemente in tutto il mondo, e in realtà molti magaer raccontano che per incontrare clienti e fornitori o per effettuare sopralluoghi in cantieri e fabbriche, affrontano viaggi scomodi, trascorrono notti in lounge di aeroporti o stazioni ferroviarie, presentandosi alle riunioni con gli occhi rossi per il poco sonno, per la stanchezza e ancora frastornati dal diverso fuso orario.

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In realtà, sia le modalità di viaggio sia i pernottamenti sono molto varie, jet o limuosine con aria condizionata, pittosto che scomodo fuoristrada o autocarro, e si può dormire in un resort a cinque stelle ma anche in una tenda. Se poi si chiede qual è proprio la sistemazione più strana mai capitata, ci sono parecchie risposte che superano la fantasia. Ecco la top ten degli alloggi inconsueti:

  • chiatta su un fiume;
  • capannone industriale;
  • ripostiglio;
  • sala da bowling;
  • baracca in legno in Asia;
  • un castello;
  • container nella giungla;
  • bunker;
  • rimorchio per cavalli;
  • cantiere di un cliente.

Commenta Mauro Mordini, country manager di Regus in Italia: «La crescita dei viaggi di lavoro dimostra che gli incontri vis-à-vis rimangono una parte fondamentale nelle relazioni d’affari con clienti, fornitori e colleghi. Manager e imprenditori, tuttavia, non sempre hanno la possibilità di avvalersi dei servizi di lusso che di solito vengono associati a questi viaggi; molte volte devono adattarsi a trascorrere le notti in zone inospitali come nei deserti, nella giungla tropicale oppure dove la sicurezza è limitata e molti troveranno difficile discutere di affari e di lavoro la mattina successiva».