Secondo quanto emerge dagli ultimi dati forniti dal Sistema Informativo Excelsior di Unioncamere e del Ministero del Lavoro sui fabbisogni occupazionali delle imprese, contenuti nel Rapporto Unioncamere 2015, le “entrate” nel mondo del lavoro sarebbero circa 23 mila rispetto allo scorso anno, in incremento del 4% a/a, e in grado di portare a quota 595 mila unità il numero dei nuovi contratti di lavoro pianificati per quest’anno.
=> Ripresa economica: le imprese tornano ad assumere
Delle (quasi) 600 mila unità, oltre 470 mila fanno riferimento alle assunzioni di personale alle dipendenze dirette, mentre la quota rimanente sono ascrivibili al c.d. “personale atipico”. Sempre secondo quanto afferma il report, la ripresa delle assunzioni sarebbe concentrato soprattutto nel Nord Ovest, dove la propensione alle assunzioni procedete con una velocità oltre che tripla rispetto al resto d’Italia (+ 12,4% contro media del 4%) mentre stenta ancora a ripartire nel Nord Est, in controtendenza con la media nazionale (- 2,2%). Ancora, emerge come siano in calo i parasubordinati, in flessione di 11.440 unità, mentre stiano aumentando i dipendenti, in crescita di 34.300 unità. A decollare sarebbe soprattutto il lavoro stabile alle dipendenze, con incremento dei contratti a tempo indeterminato pari all’82,5% (+ 73 mila unità rispetto allo scorso anno). Di rilievo è anche notare il numero delle Pmi che prevedono assunzioni, con un’entità maggiorata di 19 mila unità rispetto al 2014, per un totale di 210 mila imprese. A programmare nuovi ingressi è infatti il 14,1% delle pmi, contro il 12,4% del 2014. Una propensione che tocca quota 20% se si parla delle imprese online, contro un “solo” 10% per le imprese che non sono presenti in rete.