Sono Agricoltura ed Edilizia i due settori in cui si verifica la maggioranza degli infortuni sul lavoro in Italia, che nel 2012 hanno provocato 509 vittime, come segnala l’Osservatorio Sicurezza Sul Lavoro di Vega Engineering.
A livello territoriale, il fenomeno è distribuito uniformemente in tutta la Penisola, ma a fare la differenza sono i settori lavorativi:
=> Confronta con i dati sugli infortuni mortali 2011
Degli incidenti mortali nel 2012, il 35,2% si è verificato in Agricoltura ed il 23,6% in Edilizia: le cause più frequenti sono caduta dall’alto (24,6%) e ribaltamento di veicolo in movimento (19,1%), dunque attrezzature non a norma (trattori, impalcature…).
=> Vai allo speciale sulla sicurezza sul lavoro
Percentuale non indifferente di lavoratori stranieri tra le vittime: 11,2% (le due nazionalità più colpite, Romania e Marocco).
Il maggior numero di incidenti riguarda lavoratori fra 45 e 54 anni (26%); seguono gli over 65,(21,3%). Ma se si tiene conto dell’indice di incidenza (vittime in rapporto al totale dei lavoratori di una determinata fascia di età ) sono più colpiti gli over 65 – con una frequenza nove volte superiore a quella della fascia di età fra 55 e 64 anni – e soprattutto in Abruzzo, Trentino Alto Adige e Val d’Aosta.
La Lombardia è invece la regione con il maggior numero di morti bianche in termini assoluti.
Tra le province, l’indice di incidenza più alto lo registrano Grosseto, Oristano e Benevento, mentre a quota zero incidenti ci sono 11 amministrazioni: Barletta, Fermo, Ogliastra, Olbia Tempio, Sassari, Isernia, Rieti, Prato, Pistoia, Cremona, Biella.