Incentivi per start-up innovative: requisiti e accesso ai fondi

di Nicola Santangelo

Pubblicato 16 Ottobre 2012
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:39

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Puntare alla crescita finanziando le start-up: è quel che si propone il Ministero dello Sviluppo Economico riservando incentivi pari a 210 milioni di euro in due anni come previsto dal nuovo Decreto Sviluppo bis.

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REQUISITI DI ACCESSO

A chi sono indirizzati gli incentivi? Alle imprese innovative con meno di 4anni di attività , con un fatturato inferiore a 5 milioni di euro, che non distribuiscono utili.
Importante, dunque, la presenza di una struttura innovativa, che investa almeno il 30% delle spese in ricerca e sviluppo o impieghi, per almeno un terzo della forza lavoro, ricercatori, dottori o dottorandi. In alternativa si potrà  dimostrare di essere titolari o licenziatari di un brevetto.


LE AGEVOLAZIONI

Una volta riconosciuta come start-up innovativa, l'impresa potrà  accedere alle agevolazioni inserite nel Decreto Sviluppo (Dl Crescita 2.0), che prevedono l'esonero spese per iscrizione al Registro Imprese e vincoli meno stringenti sul rientro delle perdite, nonché la possibilità  di remunerare amministratori, dipendenti e collaboratori con azioni, quote, titoli, diritti, opzioni e strumenti finanziari. In tal caso, il reddito di lavoro derivante non concorrerà  alla formazione del reddito imponibile ai fini fiscali e contributivi.

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Previsti infine una serie di sconti fiscali. Infatti, i contribuenti che investono nel capitale sociale di una o più start-up hanno diritto ad una detrazione IRPEF pari al 19% per un triennio sulla somma investita, direttamente o tramite Ocr. La quota di reddito indetraibile potrà  essere portata in detrazione negli anni successivi ma comunque non oltre il terzo. L'investimento massimo detraibile per ciascun periodo d'imposta è pari a euro 500.000 e deve essere mantenuto per almeno due anni.

Infine, gli investimenti delle società  potranno essere dedotti nella misura del 20%. Anche in tal caso resta valida la regola di mantenere l'investimento per almeno due anni. Il massimo agevolabile è pari a 1,8 milioni.

CONTRATTI E ASSUNZIONI

Le assunzioni possono essere fatte facendo ricorso al contratto a tempo determinato per una durata variabile tra i 6 mesi e i 3 anni rinnovabili più volte anche senza soluzione di continuità , con possibilità , dopo i 36 mesi, di un ulteriore rinnovo di un anno.

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Tutto questo avverrà  senza dover corrispondere il contributo addizionale dell'1,4%.

Una parte variabile dello stipendio potrà  essere pagata anche con quote della società .