L'imperativo “go green“, ovvero la cultura della sostenibilità ambientale, è ormai ufficialmente entrato in azienda, a partire dai grandi nomi per poi penetrare anche nelle PMI, consapevoli che il trend in atto è ben più di una strategia di reputation ma il frutto di una nuova vision.
Nomi del calibro di Gucci fanno scuola, avendo abbracciato da tempo questa filosofia di sostenibilità attraverso iniziative concrete che danno il “buon esempio”. Ultima in ordine di tempo, l’accordo per la valutazione e la riduzione dell’Impronta ambientale del settore Fashion, in occasione della Settimana della Moda di Milano.
>> Consulta le iniziative concrete in CSR e sostenibilità : la Moda italiana si fa green
Interessante anche la presentazione di un logo per le attività di Responsabilità sociale e ambientale, a testimonianza del valore strategico della sostenibilità nella mission dell'azienda.
Il perché lo ha spiega Patrizio di Marco, Presidente e CEO di Gucci: il logo identifica un insieme di valori, e dunque era un passo obbligato inserirvi un riferimento anche alle politiche di sostenibilità sociale e ambientale.
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La casa del lusso ha un marchio noto e riconosciuto e si distingue per numeri importanti. Elementi distintivi di questo vasto successo non vanno cercati in complesse strategie finanziarie ma su caratteristiche molto solide, come il forte legame con il territorio e i suoi attori, che diverse iniziative hanno contribuito a valorizzare.
La filiera produttiva, infatti, è percepita come un patrimonio di conoscenza unico e di valore. L’azienda mira dunque alla promozione di un “Valore Sostenibile” che sia alla base di politiche gestionali e comportamenti aziendali. Questo percorso implica la valorizzazione di aspetti quali il rispetto dei lavoratori, la promozione delle diversità e delle capacità professionali, dell'ambiente e della biodiversità , il coinvolgimento degli stakeholder e dei fornitori.