Web 2.0: le professioni più richieste

di Tullio Matteo Fanti

Pubblicato 19 Settembre 2012
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:39

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Nonostante la crisi, il Web 2.0 offre oggi numerose occasioni di lavoro, grazie al moltiplicarsi delle figure che vengono a crearsi con l’affermarsi di nuovi servizi online e la migrazione sul Web delle aziende, che a partire dal SEM e dal SEO per finire al Social Media Marketing hanno bisogno oggi di esperti di Internet e di Social Network oltre che informatici, analisti e programmatori.

Quali le professioni più richieste?

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Tra i lavori che offrono maggiori chance occupazionali spiccano il “Community Manager“, ovvero colui che media la comunicazione tra i brand e i suoi clienti agendo attraverso forum, blog e strumenti sociali.

Segue il “TransMedia Web Editor“, ovvero colui che crea e gestisce contenuti legati al web, un po’ redattore online, un po’ blogger e un po’ reporter.

Porte aperte anche ai “Digital PR“, in grado di curare le pubbliche relazioni in tempo reale attraverso la Rete.

Molto richiesti dalle aziende e da chi opera nel settore delle consulente sono anche:

  • gli “all-line advertiser“, ovvero coloro che si incaricano di gestire in maniera strategica le aziende e i loro brand;
  • i “SEO – Search Engine Optimizer” in grado di ottimizzare la visibilità  dei siti Web;
  • i “Web Analyst“, il cui compito consiste nell’interpretare al meglio le modalità  di navigazione degli utenti.

Resta infine il “Content Curator“, una figura professionale ancora poco diffusa ma pagata per creare canali tematici gratuiti e a pagamento, selezionando e aggregando le fonti catturate dal web.

A stilare questa classifica è Giulio Xhaet, esperto di New Media e autore del libro “Le nuove professioni del web“, secondo cui Internet offre oggi centinaia di migliaia di posti di lavoro, in particolare giovanili, e ne potrebbe offrire molti di più grazie allo sviluppo futuro della Rete: un aumento del 10% di Internet comporterebbe infatti una crescita occupazionale complessiva dello 0,44%, e giovanile dell'1,47%.

In Italia la diffusione di Internet è frenata da numerosi fattori, è ben noto, tuttavia le potenzialità  dell’economia digitale sono ben note e le opportunità  di crescita non mancano, tanto che ben presto alcune professioni potrebbero diventare altamente strategiche e richieste!