LinkedIn e Facebook bocciati dalle aziende?

di Giuseppe Cutrone

Pubblicato 6 Luglio 2012
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:39

Trovare lavoro su LinkedIn o su Facebook? Se a prima vista sfruttare la visibilità  offerta da due tra i più grandi social network per fare colpo su un possibile datore di lavoro può sembrare un’opportunità  unica, in realtà  le cose potrebbero non stare proprio così, confermando invece che questo tipo di community mostra tutti i suoi limiti quando si tratta di cercare delle figure professionali.

A rivelare le tendenze del settore è l’indagine “Assumere con i Social network?” condotta da Robert Half, società  internazionale di ricerca di personale qualificato.
Lo studio ha raccolto le risposte avute da 100 direttori di risorse umane di diverse aziende italiane.
Per il 59%, siti come LinkedIn e Facebook sono inefficaci per quanto riguarda la ricerca di forza lavoro.

A favore dei social network si è invece espresso il 22% dei partecipanti allo studio, mentre il 19% ha preferito non prendere posizione.

Particolarmente interessante è la percentuale (47%) di coloro che non utilizzano affatto questo tipo di siti per compiere verifiche sulle qualità  professionali dei candidati, anche se il 12% ammette di usarli confidando di poter incontrare tra le loro pagine il dipendente perfetto.

La situazione viene riassunta da Carlo Caporale, Associate Director di Robert Half:

Dal punto di vista pratico, appare evidente che la massima efficacia si ottiene utilizzando sia il vecchio CV sia il proprio profilo sul Web, facendo molta attenzione che ci sia sempre coerenza tra i due strumenti, in quanto i direttori del personale in fase di avvio della ricerca preferiscono il curriculum tradizionale, mentre non disdegnano il Web come strumento di verifica e selezione delle candidature raccolte.

Nonostante i dati sembrino “bocciare” i social network – confermando come essi non siano in cima ai canali preferenziali impiegati dagli addetti alla selezione delle risorse umane – il 50% dei dirigenti aziendali pensa che probabilmente essi sono destinati a soppiantare i vecchi curriculum vitae facendo capire come, nonostante vi sia ancora una certa reticenza, il ruolo dei vari LinkedIn e Facebook in ambito aziendale potrebbe divenire nei prossimi anni sempre più centrale.