Il Campionato Europeo di calcio 2012 può migliorare lo spirito lavorativo oppure, come spesso può accadere per i social network, rischia di trasformarsi in una minaccia per la produttività dei dipendenti?
La risposta non è facile, ma un sondaggio condotto dalla società di recruiting Robert Half International evidenzia come i responsabili delle Risorse Umane tendano a puntare sugli effetti positivi delle manifestazioni sportive: alla fine, a fare la differenza è il modo in cui aziende e datori di lavoro gestiscono la cosa.
Per circa un terzo degli intervistati, infatti, gli eventi sportivi come gli Europei 2012 o le Olimpiadi sono molto utili sia per migliorare i rapporti e le relazioni tra colleghi nonché per rafforzare i team di lavoro.
Le aziende potrebbero quindi organizzare eventi aggregativi interni e riservati ai dipendenti, a tutto vantaggio dello sviluppo di proficue relazioni interne.
Solo l’8% dei Direttori HR considera tali manifestazioni una potenziale minaccia alla concentrazione dei dipendenti, mentre il 48% non vede alcun effetto negativo sull’andamento del lavoro.
In ultima analisi, gli eventi sportivi possono rientrare a buon titolo tra le situazioni di svago in grado di stimolare il team building, accrescere la motivazione professionale e la coesione di gruppo. E’ tuttavia essenziale che le aziende siano in grado di trasformare le potenziali distrazioni in momenti di aggregazione positivi.