L’alleanza tra maggioranza di Governo e Mario Monti è a rischio: dopo gli aut aut sulla Riforma del Lavoro e sulla compensazione fra crediti fiscali vantati dalle imprese e debiti della PA non saldati per via dell’endemica piaga del ritardo nei pagamenti alle aziende private da parte della Pubblica Amministrazione, l’ultima occasione di gelo tra le parti è stata la velata accusa del premier al Governo Berlusconi, responsabile dell’attuale crisi e delle conseguenze umane da essa generate.
Parole mai esplicitamente pronunciate dal nuovo presidente del consiglio, sia ben chiaro, ma che implicitamente sembravano sintetizzare il pensiero di quelle stoccate taglienti lanciate in occasione della Tavola Rotonda su crescita e riforme con i vertici UE: «Pensi chi ha portato l'economia a questo stadio». I drammi umani della crisi «dovrebbero fare riflettere chi ha portato un'economia a questo stadio, e non chi cerca di farla uscire da questo stadio».
Il Pdl ha “male interpretato” e chiesto immediate spiegazioni , esigendo una smentita ufficiale di quella che appariva un’attribuzione di responsabilità al governo Berlusconi per la crisi che sta portando decine di imprenditori e lavoratori al suicidio.
Le smentite sono arrivate. Una nota del Governo prontamente diramata esplicita:
Con riferimento ad alcuni titoli di agenzia stampa in merito alla crisi economica si precisa che il Presidente del Consiglio, Mario Monti non ha parlato di suicidi ma di “conseguenze umane della crisi” che dovrebbero far riflettere chi ha portato l’economia in questo stato e non chi da quello stato sta cercando di farla uscire.
In realtà nello stesso discorso Monti ha dichiarato che il governo precedente “ha fatto molto” ma alle forze politiche che fino a pochi mesi fa hanno guidato il timone del Paese non basta.
Più di 40 deputati hanno firmato un’interrogazione per fare chiarezza su «cosa mai intendesse con l’espressione “conseguenze umane” e se si riferisse al Pdl quando additava “chi ha portato l’economia in questo stato”».