“I Bill Gates italiani saranno incentivati dalla creazione di una società semplificata”, ha dichiarato il presidente del Consiglio Mario Monti commentando il decreto liberalizzazioni, che introduce Srl semplificate per i per i giovani sotto ai 35 anni, avviando dunque un’attività imprenditoriale con costi e contabilità ridotti.
La domanda che tutti si pongono, a questo punto, è se si risolva in una iniziativa promozionale o in una riforma seria, se conviene davvero e quali saranno i vantaggi nel costituire una cosiddetta Ssrl a un euro, la società semplificata a responsabilità personale.
Partiamo dal principio. Il tipo di società che in genere maggiormente si predilige è, come noto, la Srl, società a responsabilità limitata, in quanto si è responsabili solo per il capitale sociale versato e si adatta un po’ a tutti coloro che vogliono aprire una piccola impresa.
Come tutte (o quasi) le società , purtroppo la srl ha un costo di avviamento: per costituire una società di capitali è quindi necessario andare da un notaio (costo di circa € 2.100,00 + vidimazione libri € 500,00 + versamento 25% capitale sociale € 2.500).
Un prezzo da pagare che apparentemente non è altissimo, ma che frena tutti coloro, in particolare i giovani, che non si arrischiano a fare impresa per timore che, andando le cose male e avendo da parte pochissimo capitale, non riescano a sostenere eventuali perdite.
La Ssrl cerca di venire incontro proprio a questa tipologia di “investitori”. Tutti coloro che, al di sotto dei 35 anni, vogliano fare una società , possono evitare di passare dal notaio, effettuare una scrittura privata e versare il simbolico capitale sociale di un euro. In questo modo si risparmiano tutte le spese per avviamento e capitale sociale, che ammontano ad una una tantum di oltre 5.000 euro, anche se è bene ricordare che per gli adempimenti successivi e sui redditi non ci sono sconti.
Al momento, tuttavia, questo tipo di società non è ancora costituibile. La SSRL debutterà a seguito di un decreto ministeriale che sarà emanato dal Ministro della Giustizia di concerto con il Ministro dell'Economia.
Il decreto attuativo dovrà essere varato entro sessanta giorni dall'entrata in vigore della legge di conversione e dovrà disciplinare lo statuto standard delle società nonché i criteri di accertamento delle qualità soggettive dei soci.
Fino all'emanazione di quel decreto non sarà possibile depositare l'atto delle Ssrl presso il registro delle imprese. Infatti, l'orientamento di alcuni uffici, tra cui Milano e Torino, è di rifiutare l'iscrizione in attesa del decreto.
E’ ipotizzabile dunque che prima di poter aprire una società del genere ci voglia ancora qualche mese, sempre che la norma non venga modificata in sede di conversione in legge del Decreto Semplificazioni di Monti. Chi voglia aprire una società , adesso e per alcuni mesi, dovrà per forza utilizzare la forma della srl, con tutti i costi che questo comporta. Se, e quando, le Ssrl diventeranno realtà , allora si potrà risparmiare un bel gruzzoletto, senza dimenticare che se le cose andranno bene lo Stato, tramite gli adempimenti, prenderà comunque la sua parte.