Sovraindebitamento degli imprenditori, le nuove regole per il concordato

di Francesco Mantica

Pubblicato 9 Febbraio 2012
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:39

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Novità  in vista per ciò che riguarda il sovraindebitamento, ossia, in estrema sintesi, quella situazione di perdurante squilibrio tra le obbligazioni assunte e il patrimonio prontamente liquidabile per farvi fronte e, conseguentemente, la definitiva incapacità  del debitore di adempiere regolarmente le proprie obbligazioni.
La legge n.3 del 27 gennaio 2012, già  pubblicata in gazzetta ufficiale, prevede infatti nuove procedure atte a risolvere le crisi degli indebitori troppo indebitati.

Il debitore sovraindebitato, secondo le nuove regole, potrà  infatti concludere un accordo con i creditori volto a ristrutturare il debito sulla base di un piano che ne assicuri il regolare pagamento.

Nel caso in cui il piano stesso risulti idoneo ad estinguere il debito nei tempi previsti e la sua esecuzione sia affidata ad un liquidatore nominato da un giudice su proposta dell’organismo di composizione della crisi, il piano può prevedere una moratoria fino ad un anno per il pagamento dei creditori, ad eccezione dei titolari di crediti impignorabili.

Affinché la proposta sia omologata, è necessario il raggiungimento dell’accordo con i creditori che rappresentano almeno il 70% dei debiti. L’accordo è da considerarsi nullo nel caso il debitore, entro 90 giorni, non saldi i pagamenti dovuti alle Agenzie fiscali.

La legge di cui sopra entrerà  in vigore il 29 febbraio 2012 e si inserisce nel quadro di provvedimenti volti a venire incontro soprattutto agli imprenditori che, a causa della crisi, sono andati in difficoltà  nella loro attività  ma che si vuole evitare che vadano in bancarotta.

L’eccessivo numero di imprese sovraindebitate, infatti, potrebbe creare notevoli problemi alla già  debole economia italiana, portando coloro che prestano il denaro ad esigere ulteriori, eccessive garanzie per il suo ritorno, “strozzando” di fatto la possibilità  di investimenti e di crescita.

Questa legge è solo uno dei tanti provvedimenti che, nel loro insieme, hanno l’obiettivo di tornare a far respirare l’economia del nostro paese.