Farsi trovare a costo zero: il segreto dell’imprenditore di talento

di Edoardo Musicò

Pubblicato 16 Gennaio 2012
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:39

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Il sano desiderio di farsi conoscere è completamente diverso dalla smania della ribalta: questa riflessione è di Enrico Casartelli, imprenditore che si è fatto conoscere per essersi rimesso in gioco a livello professionale alle soglie dei cinquant'anni.

La ricetta del suo successo prende spunto dalla Piramide di Maslowcinque modelli di bisogno e realizzazione individuale che culminavano nei due livelli più alti (sensibilità  alla stima e al rispetto, coronati dal bisogno di realizzare le aspettative, occupando una posizione di rilievo sul piano sociale e lavorativo).

Il bisogno di stima e realizzazione che Casartelli definisce “fame di fama” può essere incanalato in modo positivo a livello imprenditoriale, imparando a “farsi trovare” e a comunicare in maniera veloce con tanti interlocutori.
I social network, come Facebook e Twitter, sono sempre più frequentati dalle aziende, per non parlare dei professional network come Linkedin, creati per far conoscere il proprio business, competenze e nuovi prodotti, puntando su crescita commerciale e “marketing di se' stessi”. Se a questi aggiungiamo il ruolo crescente dei blog professionali, di internet e dei cellulari, le occasioni di contatto diventano infinite e continue.

Casartelli racconta un episodio che si commenta da solo: “Pochi giorni fa un giovane designer mi raccontava di una telefonata allibita, ma molto compiaciuta, di sua madre che abita a più di duecento km di distanza da lui. La madre aveva incontrato una sua amica nel mercato del paese e questa le raccontava le ultime realizzazioni del figlio, facendole i complimenti. Il designer aveva semplicemente riportato il suo studio in Facebook, esponendo le foto di tutte le sue realizzazioni grafiche e di arredamento, aumentando considerevolmente il proprio marketing”. E' la strategia del “farsi trovare” a costo zero.

Per questo, può essere molto utile per professionisti e imprenditori collegare la pagina Facebook e Twitter ai siti web, implementando i pulsanti dai quali far condividere contenuti, prodotti, servizi e video a un numero sempre crescente di navigatori.