Contro la crisi che si abbatte impietosa sulla nostra economia – e in linea con le tendenze social media – torna la pratica del baratto, riveduta e corretta in ottica Mobile e Web 2.0: un modo di fare business che però strizza anche l’occhio al rispetto per l’ambiente.
Un crescendo di richieste e un proliferare di iniziative hanno coinvolto i cittadini italiani (ricordiamo la “Settimana del baratto“) e, sul piano informatico, l’ultimo arrivato (da aCrm Net) è Swap Island, Mobile Social Network basato sul baratto.
Si tratta di una App per iPhone, iPod Touch e iPad (è comunque attesa anche una versione Android) pensata per creare delle vere e proprie comunità dedite allo scambio di oggetti in disuso, facilitando così gli incontri e quindi i baratti.
Per lanciarsi al grido di “Non ti butto, ti baratto!” è sufficiente scaricare l’apposita App gratuita da App Store e utilizzare il proprio account Facebook o Google per creare una sorta di vetrina all’interno della quale posizionare i beni che si intendono mettere a disposizione per gli scambi.
Sono naturalmente presenti apposite funzioni di ricerca per scovare gli oggetti dei propri desideri che verranno visualizzati all’interno di una mappa al fine di poter localizzare i barattatori più vicini.
Il baratto sembra quindi rappresentare un vero e proprio antidoto alla crisi attuale e uno stile di vita maggiormente legato al rispetto dell’ambiente, capace di limitare gli sprechi, i consumi e la produzione di rifiuti.
Gli acquisti della gente cominciano piano piano a cambiare direzione e lo shopping del futuro potrebbe essere sempre più legato agli acquisti senza denaro; una eventualità che non dovrebbe essere ignorata e che potrebbe in un prossimo futuro entrare in collisione con una struttura commerciale che, come da prassi, si basa sui consumi e su di un ritorno monetario.