Si può mettere in contatto una ceramista finlandese con un vetraio veneziano? Enterprise Europe Network (EEN), istituita dalla Commissione europea per aiutare le piccole e medie imprese a proiettarsi su nuovi mercati si occupa proprio di questo, attraverso i suoi 600 centri diffusi in 47 Paesi.
Tuula Antola, CEO di Kalpaus, negozio di design contemporaneo vicino a Helsinki, ha lanciato il progetto dei gioielli in ceramica che, attraverso nanotecnologie, si trasformano in diffusori di profumo. E il negozio finlandese ha raddoppiato il suo fatturato in due anni, entrando in contatto con aziende straniere, attraverso la mediazione di EEN.
I dirigenti finlandesi e italiani del network hanno messo in contatto Kalpaus con gli interlocutori più adatti a livello commerciale o tecnologico.
A Venezia, Tuula Antola ha incontrato Gino Seguso, maestro vetraio interessato a questa nuova tecnologia per la sua azienda a conduzione familiare. Ma non solo: l'imprenditrice finlandese, ha conosciuto numerose piccole imprese italiane e sta esportando in Italia, trovando nuove applicazioni per la sua tecnologia, con vantaggio reciproco.
Non mancano altri successi recenti di EEN.
E' il caso di SITEP Italia, società specializzata in sistemi elettronici avanzati e di ingegneria applicati alla navigazione, comunicazione e sicurezza. La società ligure ha avviato collaborazioni con imprese straniere e ha ottenuto un finanziamento europeo per un progetto di sistema marittimo anti terrorismo.
Non solo alta tecnologia, ma anche prodotti di eccellenza.
L'azienda Profumi e Sapori del Sud in Basilicata distribuisce formaggi, olio, pomodori, pasta, vino e caffè, ottenuti con metodi tradizionali, ed è stata messa in contatto, tramite EEN, con la belga GMG Meats & Meals, che gestisce supermercati e negozi per la vendita di prodotti alimentari; aprendo così un nuovo sbocco ai prodotti Made in Italy.
Nata tre anni fa, Enterprise Europe Network ha incrementato la sua attività attraverso una rete di oltre quattromila consulenti che offre servizi personalizzati.
I database italiani raccolgono i dati di almeno 13.000 imprese da mettere in collegamento con quelle straniere. L'obiettivo è promuovere l'innovazione, non solo in ambito ITC, e incoraggiare le pmi a fare sistema in modo mirato.