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Avviare un’attività  agricola con terreni dello Stato

di Nicola Santangelo

Pubblicato 1 Dicembre 2011
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:39

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Fare impresa? Certamente, ma in agricoltura e con i terreni dello Stato. Un’opportunità  da non sottovalutare per tutti quei giovani che vogliono avviare un’attività  in proprio facendo impresa: come previsto dalla Legge di Stabilità , lo Stato dovrà  vendere a breve i propri terreni agricoli; così facendo si potrà  favorire la nascita di circa 43.000 aziende.

A fare il primo passo sarà  il Ministero delle Politiche agricole, che dovrà  individuare i terreni dello Stato a vocazione agricola da vendere.
Quindi, l’Agenzia del Demanio provvederà  ad affidarli mediante trattativa privata in caso di immobili inferiori a 400.000 euro ovvero mediante asta pubblica per quelli superiori.
Infine interverranno gli imprenditori, giovani e meno giovani, esperti e impreparati. Tutti accomunati da un unico desiderio: fare impresa.

L'obiettivo è duplice: da una parte si cerca di intervenire nel settore della riduzione della spesa pubblica tentando, in questo modo, di risollevare i conti; dall'altra si incoraggiano i giovani a fare impresa. In programma c'è la nascita di circa 43.000 imprese. La Coldiretti ha anche fornito una mappa delle regioni dove potranno essere avviate le nuove aziende: Lazio, Campania e Trento sono quelle che guidano la classifica.

Attualmente le imprese in agricoltura sono guidate in maggioranza da manager over 60: solo il 2,5% delle aziende ha un conduttore con meno di 30 anni età . La percentuale è destinata a crescere poiché a richiedere gran parte dei 340.000 ettari pubblici che saranno venduti potrebbero essere proprio i giovani.

Per chi sceglie di aprire un’azienda agricola acquistando un terreno demaniale sono previste agevolazioni fiscali quali il pagamento dell'imposta ipotecaria e di registro in misura fissa dell'1% del valore del terreno e concessioni di mutui a tasso agevolato erogati da CreditAgri, il consorzio fidi della Coldiretti.