L'attuale normativa prevede la numerazione delle pagine del libro giornale. La risoluzione n. 85 del 12 marzo 2002 dell'Agenzia delle Entrate ha precisato che la numerazione deve essere effettuata per ciascun anno, con l'indicazione in ogni pagina dell'anno cui si riferisce. La numerazione non deve effettuarsi interamente sin dall'inizio del libro ma può essere eseguita nel momento in cui si utilizza la pagina.
L'anno da indicare nel libro è quello cui fa riferimento la contabilità e non quello in cui viene eseguita la stampa. Ciò vuol dire che se nel corso del 2011 si provvede alla stampa della contabilità dell'anno precedente, la numerazione del libro deve essere preceduta dall'indicazione dell'anno 2010. Qualora l'esercizio sia a cavallo di due anni solari dovrà essere riportato il primo dei due esercizi. Se, ad esempio, la società Alfa S.r.l. inizia l'esercizio il 1° giugno 2009 e lo conclude il 31 maggio 2010, la numerazione del libro giornale dovrà riportare l'indicazione dell'anno 2009.
Oltre all'obbligo della numerazione, il libro giornale è soggetto anche imposta di bollo. Per le società di capitali l’imposta è fissata in euro 14,62 ogni 100 pagine o frazione mentre per tutti gli altri soggetti è pari a euro 29,24 ogni 100 pagine o frazione.
L'imposta di bollo va assolta prima che il registro sia posto in uso tramite apposizione di marche da bollo o bollo a punzone da applicarsi sulla prima pagina numerata. Il pagamento del bollo può avvenire anche tramite versamento presso gli istituti bancari, postali o presso i concessionari del servizio di riscossione dei tributi compilando il modello F23 e indicando il codice tributo “458T – Imposta di bollo su libri e registri”. Gli estremi del pagamento dovranno essere poi riportati sulla prima pagina di ciascun libro.
Le società di capitali, inoltre, versano per il libro giornale anche la tassa sulle concessioni governative in misura forfetaria indipendentemente dal numero di libri e registri tenuti e delle relative pagine.