Per chi utilizza LinkedIn – molti tra i lettori di PMI.it – sono in arrivo due aggiornamenti privacy, che anticipano revisioni sostanziali in materia, attuate nel corso delle prossime settimane.
Il primo consiste nella facoltà di esercitare il diritto di non comparire in relazione a pubblicità che potranno contenere le proprie segnalazioni e raccomandazioni effettuate sul sito, oppure le aziende che si seguono. Inoltre, LinkedIn si impegna a non fornire nessun dato sulle proprie attività alle aziende.
Il secondo riguarda la navigazione su siti esterni e la possibilità di realizzare attività legate a LinkedIn restando però su questi siti. Anche in questo caso si può esercitare un diritto di opt-out relativamente a informazioni sulla propria navigazione che potrebbero essere trasmesse a LinkedIn stesso.
Più in generale, bisogna sottolineare come il servizio offra già una vasta gamma di opzioni avanzate per personalizzare le proprie opzioni legate alla privacy. Sono disponibili nel proprio pannello di controllo, sotto la sezione espressamente dedicata, che va sotto il nome di Gestione privacy.
Restando in tema di pubblicità , ma dal lato della ricezione, si può ad esempio escludere l’advertising mirato, oppure decidere chi può vedere le proprie attività sulla base di impostazioni: a tutti, alla propria rete o ai propri collegamenti. Di contro, si possono anche escludere le proprie attività dal comparire sul sito.
Di certo, in casa LinkedIn mostrano di avere a cuore la questione: è importante sapere cosa si può fare o non fare con le proprie informazioni, per quanto il problema dell'esposizione dei propri dati e della loro circolazione sia un tema più ampio e complesso, che spesso prescinde dalla propria volontà o dalle caratteristiche di un servizio, e investe la Rete nel suo complesso.