Non si è ancora del tutto attenuata l’ondata di proteste che ha accompagnato il provvedimento sul Quarto Conto Energia ma in ogni caso, dopo la pubblicazione in G.U., è tempo di bilanci per gli operatori delle Rinnovabili.
Le imprese del settore si ritrovano ora a a dover fare i conti (è proprio il caso di dirlo) con le nuove tariffe in vigore dall’estate 2011 e con una regolamentazione che sancisce la riduzione degli incentivi al fotovoltaico e ridisegna la mappa degli impianti che producono energia solare.
Meglio o peggio di prima? La risposta non è così scontata, e presenta molte sfaccettature.
Le tariffe incentivanti hanno un’importanza predominante ma, al momento attuale, sono tornate a essere solo uno degli elementi che concorre all’appetibilità di un investimento.
Volendo riassumere in modo brutale la filosofia che sembra accompagnare il nuovo provvedimento, rispetto al precedente Conto Energia il nuovo sistema è orientato alla realizzazione di impianti diffusi sul territorio con concentrazione di utilizzo della energia prodotta sul luogo, valorizzando in tal senso il concetto di smart-grids.
Il nuovo sistema di incentivi fissa però una serie di incombenze addizionali per impianti di grossa dimensione – registro GSE per i grandi impianti – tracciando un sistema semplificato per impianti, classificabili in larga parte come domestici allacciati alla rete (quelli per lo più attivi in regime di scambio sul posto).
La semplificazione, tuttavia, non costituisce, uno dei cardini fondamentali del nuovo sistema di tariffe incentivate.
Tra le molte novità , il IV Conto Energia introduce nuove garanzie di qualità richieste ai produttori collegate a modalità di incentivazione alla filiera produttiva italiana ed europea. Gli adempimenti burocratici non sono diminuiti e anzi, in alcuni casi, sono aumentati i documenti e le certificazioni da produrre ed esibire per ottenere le necessarie autorizzazioni, nel solco della convinzione (molto italiana) “più carta più controllo”.
Probabilmente è lo scotto che il settore delle Rinnovabili paga per interpretazioni troppo estese della precedente disciplina.
Molti operatori del settore, anche piccole imprese, hanno salutato il giro di vite del IV Conto energia con favore, valutando positivamente l'obiettivo di evitare (o almeno limitare) speculazioni finanziarie (e non solo) sulla produzione di energia fotovoltaica premiando la professionalità , considerata la vera garanzia per lo sviluppo del settore in Italia.
Ma questo è un altro aspetto su cui la filiera ha da tempo aperto un interessante dibattito….