Promuovere il Made in Italy anche se le condizioni economico-finanziarie sono poco favorevoli è possibile. Per farlo si deve puntare sull’eco-sostenibilità, sull’artigianalità e sull’innovazione.
Rimanere sul mercato e inoltre promuovere la qualità del Made in Italy nel mondo è sempre più complesso, soprattutto in un periodo di difficoltà economico-finanziarie come quello che si sta attraversando.
Tuttavia, utilizzando le giuste leve è possibile perseguire questo risultato, anche avvalendosi dei mercati in forte espansione, ma soprattutto fondando la propria mission aziendale sugli elementi chiave di eco-sostenibilità, ricerca e innovazione tecnologica, artigianalità italiana.
Con questi presupposti si è sviluppata e consolidata Almax, leader mondiale nella produzione di manichini e articoli display, che raggiunge un fatturato costante intorno ai 12mln di euro e che rappresenta l’unica azienda del settore con certificazione IT 01 100% qualità italiana “Made in Italy Certificate” rilasciata dall’Istituto per la Tutela dei Produttori Italiani nel 2008.
Nella fattispecie l’anima green si è manifestata nei materiali utilizzati in fase di fabbricazione dei manichini, ad esempio, realizzati in polistirene antiurto con elevato grado di infrangibilità, resistenza, durata e soprattutto riciclabilità. Il tutto utilizzando quanto più possibile l’energia prodotta da pannelli fotovoltaici per ridurre il più possibile le emissioni di CO2 nell’atmosfera.
Altro aspetto fondamentale è l’innovazione, che anche in un settore così specifico si può tradurre in un vantaggio competitivo. Un esempio è il prodotto realizzato in collaborazione con Kee Square (Spin Off del Politecnico di Milano), che attraverso l’utilizzo e l’integrazione di tecnologie hardware-software, è in grado di analizzare le caratteristiche somatiche delle persone che transitano davanti ai manichini esposti, fornendo dati utili a elaborare strategie di marketing mirate.