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Bonus assunzioni per donne e lavoratori svantaggiati

di Nicola Santangelo

Pubblicato 17 Maggio 2011
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:40

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La crescita del mercato del lavoro è un tema ampiamente sostenuto dal Decreto Sviluppo che, con un doppio intervento rivolto a lavoratori svantaggiati e a donne, ha inteso favorire l'occupazione nelle regioni del Sud. Le agevolazioni spettano ai datori di lavoro che, entro un anno, assumono lavoratori svantaggiati a tempo indeterminato ovvero donne di qualsiasi età  con contratto di inserimento.

L'articolo 2 del Dl Sviluppo introduce un credito d'imposta per ogni lavoratore svantaggiato assunto nel Mezzogiorno ossia nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Molise, Sardegna e Sicilia entro un anno dall'entrata in vigore del decreto con contratto di lavoro a tempo indeterminato. La definizione di lavoratore svantaggiato è da ricercarsi nell'articolo 2 del Regolamento CE n. 800/2008 ossia chi non ha un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi, chi non possiede un diploma di scuola media superiore o professionale, chi ha superato 50 anni di età , adulti che vivono soli con una o più persone a carico, lavoratori occupati in professioni o settori con un elevato tasso di disparità  uomo-donna, membri di una minoranza nazionale. Per ogni lavoratore assunto è concesso un credito d'imposta del 50% dei costi salariali sostenuti nei dodici mesi successivi all'assunzione.

Qualora l'assunzione a tempo indeterminato riguardi lavoratori definiti molto svantaggiati ossia lavoratori senza lavoro da almeno 24 mesi, il credito d'imposta è concesso nella misura del 50% dei costi salariali sostenuti nei 24 mesi successivi all'assunzione.

Il calcolo del credito d'imposta avverrà  sulla base della differenza tra numero di lavoratori assunti con contratto a tempo indeterminato rilevato in ciascun mese e il numero dei lavoratori con contratto a tempo indeterminato mediamente occupato nei dodici mesi precedenti. In caso di assunzioni a tempo parziale il credito d'imposta sarà  ridotto proporzionalmente alle ore effettivamente lavorate.

Il decreto, inoltre, agevola l'inserimento di donne di qualsiasi età  prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi residenti in un'area geografica in cui il tasso di occupazione femminile determinato con apposito decreto sia inferiore almeno del 20% di quello maschile o il cui tasso di disoccupazione femminile superi del 10% quello maschile. L'assunzione è prevista con contratto di inserimento.