Le tecnologie digitali per le Pmi? Da SEAT PG e Confcommercio

di Noemi Ricci

Pubblicato 14 Aprile 2011
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:40

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Seat PG e Confcommercio hanno siglato un Protocollo d’Intesa volto a rafforzare la crescita e la competitività delle Pmi italiane sui mercati nazionali e internazionali puntando sullo sviluppo delle tecnologie digitali.

Le due realtà metteranno insieme le proprie competenze ed esperienze offrendole alle piccole e medie imprese del territorio, individuando e promuovendo in questo nuove forme di crescita e di sviluppo.

In sostanza verranno avviate delle indagini conoscitive (la prima sull’utilizzo delle tecnologie digitali nelle Pmi) per comprendere le esigenze reali dei diversi segmenti di mercato, verranno inoltre promossi interventi formativi sull’utilizzo delle tecnologie digitali così da mettere le nostre Pmi al passo con le realtà estere sul fronte dell’innovazione.

In questo percorso di crescita le Pmi saranno assistite dalla consulenza di esperti Seat PG che, attraverso i 180 Web Point, le potranno guidare su servizi e prodotti che soddisfino le specifiche esigenze di clienti e associati.

Alberto Cappellini, Amministratore Delegato di Seat PG, ha spiegato che per portare a termine un reale sviluppo del sistema paese non sia possibile «prescindere da un utilizzo strategico e diffuso delle tecnologie digitali: in Italia quasi due imprese su tre non hanno un proprio sito internet ma, in base alla nostra esperienza, sappiamo che anche i piccoli imprenditori sono pronti alla sfida del web. Con Confcommercio intendiamo appunto favorire e accelerare questa transizione al digitale, offrendo formazione, servizi e prodotti semplici e accessibili, che possano portare valore alle migliaia di esercizi commerciali e piccole realtà imprenditoriali su tutto il territorio».

Un’innovazione che per il Presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, non è solo sinonimo di competitività ma anche di produttività e «questo accordo va proprio nella direzione di ridurre il digital divide che caratterizza l’impresa diffusa del nostro Paese attraverso un utilizzo condiviso di strumenti, servizi e know how, per rafforzare la competitività delle nostre imprese e valorizzarne le capacità innovative e creative. Punto di forza, quest’ultimo, che spesso determina proprio la permanenza sul mercato delle imprese stesse».