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Siti web aziendale: quali costi scaricare?

di Roberto Grementieri

Pubblicato 18 Gennaio 2011
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:40

Un sito web aziendale può permettere diversi gradi di interazione: dalla mera visualizzazione di informazioni, all'acquisto di beni e di servizi, allo svolgimento di vere e proprie aste online. Per realizzare tale sito, dunque, l’impresa deve sostenere costi il cui importo sarà  proporzionato a diversi fattori: tipo di servizio offerto all’utente-navigatore destinatario del servizio; modalità  di gestione e aggiornamento del sito (spesso la gestione e l’aggiornamento sono effettuati in outsourcing, per evitare all'azienda i costi del personale e dell’aggiornamento software/hardware); costi di pubblicizzazione.

Poiché i costi di realizzazione dei siti possono andare da alcune centinaia di euro è fondamentale sapere il corretto trattamento ai fini delle imposte dirette.

Sotto il profilo dell’entità  dei costi si possono distinguere tre tipi di sito web:

  1. sito di contenuto meramente informativo, che si limita a indicare il recapito e, in maniera generica, i servizi forniti da una data impresa;
  2. sito periodicamente aggiornato, che permette la consultazione delle offerte commerciali e dei prodotti aziendali;
  3. sito che permette sia la visualizzazione dei prodotti aziendali che l'acquisto online dei beni e servizi offerti dall'azienda stessa.

I costi sostenuti per la realizzazione del sito web, sotto il profilo fiscale, possono essere distinti in: spese di pubblicità , le spese sono deducibili nell'esercizio “in cui sono state sostenute o in quote costanti nell'esercizio stesso e nei quattro successivi“; spese di rappresentanza, le spese sono deducibili interamente, se rispondono ai requisiti di inerenza e congruità , e in rapporto al volume dei ricavi ordinari dell'azienda e della sua attività  internazionale; spese relative a più esercizi, classificando le spese relative alla realizzazione del sito web come oneri pluriennali, essendo finalizzate all'espansione dell'attività  aziendale e non esaurendo la loro utilità  nell'esercizio di sostenimento; costi di esercizio, sono i costi ricorrenti, sostenuti per l'aggiornamento periodico del sito.

Nella scelta del dominio si devono riportare i marchi e i segni distintivi dell’azienda (se non liberi, altra voce di costo per un eventuale acquisto da terzi).

Qualche osservazione sulle caratteristiche di base di un sito aziendale: è preferibile utilizzare anche i colori che contraddistinguono l’azienda stessa; deve essere riportata nella home page la partita Iva dell’azienda; se vengono trattati dati personali è sempre meglio indicare la privacy policy, nonché il responsabile del trattamento; se il sito promuove l'e-commerce è fondamentale che l'offerta dei beni/servizi sia chiara, precisa e dettagliata; se vengono riportate banche dati è necessario indicare la licenza d'uso dei dati soggetti a diritto d'autore.