Sembrano essere tutti d'accordo: Governo, opposizione, sindacati e Confindustria. Possibile che questa sia la volta buona per avere un Fisco più leggero? Forse è l'ennesima bolla mediatica sapientemente confezionata al fine di alimentare una flebile speranza in una comunità stancamente disillusa.
Eppure, le pedine di questo gioco sembrano saggiamente disposte sulla scacchiera e, come in una partita, dopo essersi studiati a fondo gli avversari hanno iniziato a giocare.
Anche il leader del PD Pierluigi Bersani ha chiesto un confronto con il ministro dell'Economia: la proposta è un nuovo Fisco, volto ad alleggerire la pressione fiscale per le imprese, il lavoro e i redditi familiari. A coprire tale sgravio potrebbe intervenire la lotta all’evasione fiscale, procedura che fino a oggi ha dato i suoi frutti e che in futuro potrebbe portare nelle casse erariali benefici maggiori.
La tattica sarebbe quella di riuscire a recuperare 40 o 50 miliardi di euro all'anno quindi ridurre le aliquote Irpef, prima fra tutti quella del 23% che dovrebbe passare al 20%, rimodulare le detrazioni tenendo conto dell'età e del sesso, eliminare l'Irap per i lavoratori autonomi e azzerare l'aliquota Irpef o Ires sulla parte di capitale reinvestito nell'attività delle società .
Di comune accordo anche Confindustria e sindacati: occorre diminuire il peso delle tasse su imprese e lavoratori per aumentare gli investimenti e rilanciare i consumi. Si potrebbe partire con la riduzione dell'Irap, eliminando gradualmente la componente del costo del lavoro, quindi tagliare la spesa pubblica e intensificare la lotta all'evasione. I sindacati propongono di ridurre la prima e la terza aliquota Irpef portandole rispettivamente al 20% e al 36% ed equiparare la no-tax area fra dipendenti e pensionati.
Si parla anche di Fattore Famiglia che, oltre a sembrare il titolo di un reality show dedicato alle famiglie italiane, sembrerebbe essere la prima mossa del Governo per ricondurre in un’unica voce il sostegno alle famiglie. Insomma, saranno eliminate 241 forme di esenzioni al fine di creare una maxi-esenzione. Almeno queste sono le intenzioni.
Insomma, il dialogo si è avviato e, come ogni anno, anche quest’anno le premesse ci sono tutte. Le domande pure. Sarà possibile per imprese e lavoratori pagare meno tasse?