Il datore di lavoro, ricevuta la richiesta di assegno familiare da parte del lavoratore è tenuto ad accertare la correttezza e completezza della richiesta stessa e, se tutto è in regola, è chiamato a compilare le parti del Mod. ANF/DIP di sua competenza; a tal fine deve preliminarmente:
1) individuare il reddito del nucleo familiare e verificare che la parte derivante da lavoro dipendente sia pari almeno al 70% dell’importo complessivo (l’erogazione dell’assegno infatti è concessa solo in tal caso);
2) individuare, consultando la tabella INPS applicabile in relazione alla situazione familiare dichiarata dal dipendente, l’importo dell’assegno spettante;
3) registrare sul libro matricola, per ciascun lavoratore cui eroga l’importo dell’assegno, i dati relativi a reddito e numero dei componenti del nucleo familiare, l’esistenza di condizione per l’aumento del reddito, il numero della tabella INPS applicata e gli eventuali estremi delle autorizzazioni INPS;
4) indicare sul libro paga l’importo dell’assegno corrisposto e il numero della tabella INPS applicata.
Il datore di lavoro che omette di corrispondere l’assegno al lavoratore è punito con sanzione amministrativa
In caso di cessazione del rapporto, il datore di lavoro deve restituire al lavoratore la documentazione in suo possesso attestante particolari situazioni dopo averne fatto preventivamente copia – da conservare agli atti – con l’annotazione che gli originali sono stati restituiti al lavoratore.