La Finanziaria 2008 ha introdotto un regime fiscale semplificato e agevolato definito regime dei contribuenti minimi, per i soggetti la cui attività d’impresa sia riconducibile alla nozione di attività minima.
Il regime dei contribuenti minimi si applica alle persone fisiche residenti nel territorio dello Stato che esercitano attività d’impresa, arti o professioni che nell’anno solare precedente hanno conseguito ricavi e compensi in misura non superiore a 30.000 euro.
Per avvalersi del regime dei contribuenti minimi, inoltre, occorre rispettare le seguenti condizioni:
- nell’anno solare precedente non avere effettuato cessioni all’esportazione ovvero operazioni assimilate, servizi internazionali o connessi agli scambi internazionali, operazioni con lo Stato della Città del Vaticano o con la Repubblica di San Marino, trattati e accordi internazionali;
- nell’anno solare precedente non avere sostenuto spese per lavoro dipendente o collaboratori;
- nell’anno solare precedente non avere erogato somme sotto forma di utili di partecipazione agli associati con apporto costituito da solo lavoro;
- nei tre anni precedenti a quello di entrata nel regime non avere acquistato beni strumentali di valore complessivo superiore a 15.000 euro.
I contribuenti che avviano un’attività , un’arte o una professione e ritengono di rispettare i requisiti precedentemente indicati (tenendo conto che in caso di inizio attività in corso d’anno il limite dei 30.000 euro dovrà essere opportunamente ragguagliato all’anno stesso) dovranno comunicarlo nella dichiarazione di inizio attività .
L’applicazione del regime dei contribuenti minimi comporta notevoli semplificazioni contabili (non sussiste l’obbligo di registrazione e tenuta delle scritture contabili) nonché il pagamento di un’imposta sostitutiva del 20%. Tali contribuenti sono, inoltre, esonerati dall’obbligo di liquidazione e versamento dell’Iva. Fattura o scontrino fiscale emessi, quindi, non dovranno recare l’addebito di imposta.
Il reddito dei contribuenti minimi è costituito dalla differenza tra l’ammontare dei ricavi e compensi percepiti nel periodo d’imposta e l’ammontare delle spese sostenute nel medesimo periodo seguendo il principio di cassa.