Le aziende continuano a chiudere, spesso costrette dalle difficoltà finanziarie che non consentono di coprire debiti e investimenti contratti nel tempo a supporto delle proprie attività di business. Le istituzioni tentano di agevolare la rinascite dell’economia e propongono ogni giorno soluzioni di recupero e supporto.
In questo contesto si chiude positivamente la riunione tecnica tenutasi presso il ministero dell’Economia, che ha definito una estensione della moratoria sui debiti siglata il 3 agosto 2009 dall’Associazione Bancaria Italiana (Abi), Confindustria e da altre organizzazioni imprenditoriali.
L’accordo, firmato originariamente alla presenza del ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, è stato esteso in modo da consentire l’utilizzo dello strumento almeno fino a gennaio 2011. Positivo il commento del presidente dell’Abi, Corrado Faissola che sottolinea come “l’allungamento dei tempi evidenzi l’efficacia dello strumento”.
Efficacia confermata dal largo numero di domande inviate dalle Pmi. Dagli ultimi dati disponibili emerge un numero complessivo di domande al 30 aprile pari a 184 mila, per un controvalore complessivo di finanziamenti di 55miliardi di euro. Numeri cresciuti enormemente rispetto a marzo, quando le domande erano 171mila, con un controvalore di 52 miliardi.
Le aziende che possono partecipare all’iniziativa sono tutte le Pmi con fatturato inferiore a 50 milioni di euro e non più di 250 dipendenti. Il successo dello strumento è dato anche del tempo ristretto in cui le banche devono rispondere, che rimane fermo a 30 giorni anche con l’estensione siglata ieri.
Le banche nel complesso hanno già fornito parere positivo per 176mila domande, che rappresentano un valore di 53 miliardi di euro, ed un parere positivo per 4.600 domande, per un miliardo di valore.
Da un punto di vista geografico, il territorio più attivo nella presentazione delle domande è stato quello del Nord Italia, con il 54.1% del totale, mentre rispetto alla tipologia delle domande si evidenzia come oltre 115 mila riguardino la moratoria dei mutui, 45.682 il leasing mobiliare, circa 11 mila il leasing immobiliare e 12.300 le anticipazioni crediti.