L'argomento ferie è sicuramente uno dei temi più caldi che, in questo periodo, vengono dibattuti in azienda, non soltanto dal punto di vista climatico che in questi giorni si fa sempre più rovente ma piuttosto perché, spesso, si avvia un braccio di ferro fra lavoratori e impresa.
Da un lato i primi, che tendenzialmente richiedono le ferie in un determinato periodo dell'anno individuabile nei mesi di luglio, agosto e dicembre. dall’altro l’impresa, che cerca in ogni modo di scaglionare le vacanze dei propri dipendenti per garantire la continuità della produzione in tutti i dodici mesi dell'anno.
A loro volta, le aziende sono condizionate da altri fattori: ricade su di loro l'obbligo di concedere ai propri dipendenti almeno due settimane di ferie l'anno. Per le imprese che non rispettano tale obbligo sono previste pesanti sanzioni che possono arrivare anche a 780,00 euro per dipendente.
Ogni anno il lavoratore ha diritto ad almeno quattro settimane di ferie retribuite. A stabilirlo è il decreto legislativo 66 del 2003 con il quale si riforma l'orario di lavoro.
Di queste quattro settimane, almeno due dovranno essere fruite, anche ininterrottamente, entro l'anno di maturazione su richiesta del lavoratore. In caso contrario il datore di lavoro è passibile di sanzione. A conti fatti, entro il 31 dicembre i dipendenti dovranno fruire di almeno due settimane di ferie relative all'anno in corso.
Le restanti due settimane potranno essere fruite, non necessariamente in maniera continuativa, entro i diciotto mesi successivi al termine dell'anno di maturazione. Contrariamente, anche in tal caso il datore di lavoro è soggetto a sanzioni.
Qualora, però, il contratto collettivo preveda la possibilità di disporre di un periodo superiore alle quattro settimane stabilite dal decreto legislativo, l'eccedenza potrà essere fruita anche in modo frazionato entro i termini fissati dal contratto.
Attenzione, quindi, alla scadenza del 30 giugno 2010, momento in cui il lavoratore dovrà aver fruito delle restanti due settimane di ferie maturate nel corso del 2008. Per l'impresa che non rispetterà tale disposizione è prevista una sanzione compresa tra euro 130,00 ed euro 780,00 per ogni lavoratore.