Qualche giorno fa è terminato il periodo di sperimentazione della comunicazione unica di impresa. Disponibile dunque, dopo oltre un anno di prove, la procedura per avviare un’impresa rendendo, virtualmente possibile rivolgersi ad un unico interlocutore per assolvere a tutti gli obblighi necessari per l’avvio di una attività economica.
Una comunicazione unificata per via telematica al Registro Imprese per avviare, modificare (o cessare) l'attività , valida sia ai fini dell'iscrizione al Registro delle Imprese, sia ai fini previdenziali, assistenziali, fiscali, ed utile per ottenere contemporaneamente il codice fiscale e la partita Iva.
Il nuovo sistema di comunicazione unificata permette, a tutte le (nuove) aziende in Italia, di “nascere” in un solo giorno, assolvendo in un colpo solo a tutti gli adempimenti amministrativi, di carattere fiscale, contributivo e previdenziale; ricevendo le comunicazioni di via libera dalle amministrazioni coinvolte al massimo in 7 giorni. Entro 7 giorni dalla comunicazione, infatti, Agenzia delle Entrate, Inps e Inail assolvono le pratiche di loro competenza e restituiscono i dati al Registro delle imprese, che comunica il via libera.
Saranno quindi superati per sempre i tempi in cui, per aprire un’impresa, anche di piccole dimensioni, per ottenere tutte le licenze necessarie, si contavano le ere geologiche? Sarà realmente possibile procedere anche per l’avvio di attività economiche alla mitica, sinora imbattuta, tempistica biblica (7 giorni) per la creazione del mondo?
In effetti poter risolvere in un solo giorno le pratiche di richiesta di avvio, facendo una semplice coda virtuale presso uno sportello telematico, costituirà un avanzamento significativo rispetto alla trafila di 62 giorni di pratiche burocratiche, che fino a qualche tempo fà un imprenditore (o aspirante tale) avrebbe dovuto mettere in conto per iniziare a lavorare. Ed anche i 7 giorni di (trepidante) attesa ora stimati, segneranno un abisso rispetto ai 257 giorni sinora mediamente conteggiati come necessari per ottenere tutti i permessi burocratici per poter esercitare un’attività .
La comunicazione unica, nota sotto lo pseudonimo di “impresa in un giorno”, riuscirà a riportare l’Italia (e le sue imprese) ad una posizione più degna nella classifica della libertà economica rispetto alla posizione in cui è attualmente relegata?
Prossima possibile mossa: una comunicazione unica per tutte le autorizzazioni delle amministrazioni locali (Regioni, Provincie, Comuni) che hanno competenza in materia?