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Avvio di impresa… in 5 semplici mosse

di Paolo Sebaste

Pubblicato 6 Ottobre 2009
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:41

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Dal 1 ottobre, con la Comunicazione Unica, è virtualmente possibile rivolgersi ad un unico interlocutore per assolvere a tutti gli obblighi informativi necessari all'avvio di un'impresa.

Terminato il periodo di sperimentazione avviato più di un anno fa secondo quanto previsto dall' articolo 9 della legge 40/07 e dal Dpcm attuativo del 6 maggio 2009, infatti, è ora (finalmente) possibile per le imprese effettuare una comunicazione unificata per via telematica al Registro Imprese per avviare, modificare o cessare l'attività .

La comunicazione è valida sia ai fini dell'iscrizione al Registro delle Imprese, sia ai fini previdenziali, assistenziali, fiscali, e può essere utilizzata per ottenere il codice fiscale e la partita Iva.

Particolare attenzione è stata prestata alle esigenze di Pmi e microimprese, a partire dalle imprese individuali, per le quali è stato predisposto un percorso semplificato che consente l'inserimento di tutte le informazioni necessarie in un solo modulo e la possibilità  di provvedere agli adempimenti con una procedura utilizzabile da parte del titolare, del legale rappresentante o un professionista abilitato, articolata in 5 semplici mosse:

  • Compilazione della richiesta di attribuzione di partita IVA / Codice Fiscale
  • Compilazione della pratica per il Registro delle Imprese
  • Completamento della pratica di Comunicazione Unica (inserendo eventualmente i moduli INPS ed INAIL)
  • Firma digitale dei documenti della pratica
  • Invio la pratica al Registro Imprese

La casella di posta elettronica certificata (PEC), che sarà  attivata d'ufficio dal Registro imprese qualora l'impresa non ne possedesse una, funzionerà  da “punto di raccolta” delle comunicazioni da parte degli enti coinvolti nel procedimento di autorizzazione.

I destinatari dell'unica comunicazione: Registro delle Imprese, Agenzia delle Entrate, Inps, Inail, Commissioni Provinciali per l'Artigianato, ed il Ministero del Lavoro risponderanno in maniera autonoma, ma in termini più brevi (una settimana dalla comunicazione) grazie alla nuova procedura. In ogni caso fino al 31 marzo 2010, per gli “aficionados”, sarà  ancora possibile presentare alle amministrazioni competenti le comunicazioni secondo i canali tradizionali.

Sembra risolto dunque (almeno) in parte il problema della moltitudine di “soggetti istituzionali” a cui occorre rivolgersi sin dall'avvio di una impresa, almeno a livello centrale; Resta ancora da affrontare il tema delle autorizzazioni di competenza di amministrazioni locali (Regioni, Provincie, Comuni) e di vari organi di controllo… una lista piuttosto nutrita.