Green Economy: i GAS sbarcano in Rete

di Fabrizio Scatena

Pubblicato 4 Maggio 2009
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:42

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I GAS o gruppi di acquisto solidale, hanno raggiunto anche i territori della Rete.

Questi gruppi di acquisto, nati negli anni Settanta, sono oggi delle organizzazioni spontanee di consumatori che solitamente vivono nello stesso territorio, e che si organizzano per comprare il cibo direttamente da contadini e allevatori.

Oggi in Italia se ne contano centinaia con un ritmo di crescita costante, alcuni formati da una decina di persone, altri da più famiglie che costituiscono delle vere e proprie microstrutture economiche.

L’obiettivo è quello di spendere meno, perché la catena distributiva viene saltata, e di avere cibo di migliore qualità  grazie al controllo diretto dei consumatori sui processi produttivi.

Anche le forme organizzative e di coordinamento mutano da gruppo a gruppo. Se alcuni scelgono di rimanere indipendenti, altri hanno aderito ad una rete nazionale di collegamento dei GAS che favorisce la conoscenza fra chi condivide la stessa pratica di consumo etico, oltre a informazioni utili (elenco gas, produttori, prezzi, ecc.) per organizzare un gruppo di acquisto.

Il fenomeno dei GAS travalica inoltre temi strettamente legati all’agricoltura, e incentiva le persone ad un uso sostenibile e democratico della Rete, consigliando l’uso del software libero per un consumo altro anche nell’ambito ITC.

Il legame tra l’emergente Green Economy, strumenti e filosofie presenti sul Web è oggi indiscutibile per sviluppare innovativi modelli di social business , che possono avvalersi dei Gas come mezzo per far circolare prodotti di qualità  sostenendo piccoli produttori indipendenti.

C’è chi ha già  fiutato l’occasione e sta pensando a sviluppare servizi di e-commerce per prenotare i prodotti ed estendere la portata territoriale delle proprie attività  commerciali.