Fondazione Lazio: nuovi fondi per il mercato audiovisivo laziale

di Fabrizio Scatena

Pubblicato 20 Aprile 2009
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:42

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Presentata al Mip-Tv di Cannes la Fondazione Lazio per lo sviluppo del settore audiovisivo. La fondazione inizierà  ad operare con l’organizzazione della terza edizione del Roma Fiction Fest che si terrà  nella capitale dal 6 all’11 luglio.

La fondazione, nata in sinergia con la Camera di Commercio, è presieduta da Francesco Gesualdi, già  segretario della Regione Lazio, vicepresidente Giampaolo Letta, direttore generale Michele Misuraca. Del Cda fanno parte il regista Giuliano Montaldo, Giovanni Malagò e Massimo Bernardini.

La fondazione gestirà  i fondi europei e regionali destinati all’audiovisivo per un investimento pari a 6 milioni di euro. Risorse prezioso per chi intende partecipare, anche presentando progetti, allo sviluppo del mercato audiovisivo laziale.

Un altro obiettivo della fondazione è la creazione di una scuola per sceneggiatori, registi e produttori, tutte figure professionali chiave nel settore audiovisivo.

Ma accanto a queste figure vanno collocate tutte quelle che operano nel settore ITC sia sul versante tecnico, sia su quello manageriale e che gggi si integrano con gli operatori dell'audiovisivo nella crescente domanda di produzione, distribuzione e gestione di prodotti e servizi multimediali.

Anche i dati confermano l'appetibilità  di questo segmento di mercato per chi intende trovare occupazione o lanciare nuove idee imprenditoriali. Il Lazio è infatti la regione di Cinecittà , dove l'industria audiovisiva è sviluppata da decenni.

Il distretto audiovisivo è una grande risorsa culturale ed economica del territorio laziale, perché ospita il 75 per cento delle imprese attive in Italia nel settore della produzione di fiction, ben 118 su 158 sono concentrate a Roma.

Il fatturato totale delle società  che si occupano di fiction è in crescita del 5,7 per cento sull'anno precedente. Soltanto nella capitale il settore dell’audiovisivo crea lavoro per 15.000 persone.

In tempi di crisi economica internazionale la strategia di ripartire dallo sviluppo locale del proprio territorio appare ragionevole. Nel caso del Lazio il settore audiovisivo e quello ITC rappresentano due leve di sviluppo economico, culturale e tecnologico da manovrare con lungimiranza.