Mantenimento dei software tradizionali 8,97%, Servizi Web e SOA (Service-Oriented Architecture) 74,36%, Soluzioni SaaS (Software-as-a-Service) 16,67%: questi i risultati del sondaggio online lanciato da PMI.it per tastare il polso del mercato italiano delle Pmi in tema di prossimi investimenti nel settore IT.
Alla prudenza e allo spirito conservativo, dunque, sembrerebbe fare lo sgambetto la voglia di innovare e “fare” sul Web che, con le sue potenzialità , continua ad essere percepito come un trampolino di lancio per esplorare il mercato, magari conquistandolo!
Aumenta la voglia di Servizi Web e SOA, dunque, sulla scia di un trend di mercato che vede il proliferare di soluzioni IT gratuite o proprietarie, e sempre di più focalizzate sul comparto Pmi. La parola d’ordine rimane la stessa per tutte, a quanto pare: flessibilità . Un esempio? I servizi SOA pensati per le Pmi 2.0 secondo la ricetta IBM.
A sorpresa, invece, resta indietro rispetto alle previsioni la scelta di dare priorità al SaaS che, a livello europeo è ancora in cima alle preferenze aziendali, con un’offerta di mercato che abbraccia soluzioni molteplici, proposte dai grandi brand – pensiamo ad esempio alla formula Software + Services (S+S) di Microsoft – ma anche da piccoli player di nicchia. E tutti, ben orientati a un target fatto soprattutto di medi imprenditori.
Un po’ meno convinte, forse, le piccole imprese, impegnate a far quadrare i bilanci e quindi più prudenti.
D’altro canto, però, il concetto di “software come servizio” consente un ventaglio opzionale maggiore rispetto alle più rigide strutture delle più tradizionali soluzioni software, e questo in genere significa anche risparmio! Del resto, abbiamo già parlato dei “pro del Saas” e delle ultime tendenze di mercato (che confermano i risultati del sondaggio PMI.it).
La cosa più interessante? La scarsa distanza percentuale fra chi preventiva di puntare a soluzioni innovative come i SaaS e chi, invece, preferisce investire in soluzioni tradizionali, ossia software 1.0, senza con questo voler nulla togliere – ovviamente – al loro valore: il software tradizionale, in certo senso, continua ancora a trasmettere l’idea di affidabilità e sicurezza. tuttavia, nulla può la prudenza contro la voglia di competitività con formule innovative e flessibili: in base al sondaggio, oltre il 70% delle preferenze (almeno teoriche) va a Web Services e SOA.