Come regolarsi con il parco macchine della propria azienda? Meglio risparmiare nel breve periodo o investire in qualità ?
Prendendo spunto dall’ultimo sondaggio di PMI.it cerchiamo di approfondire quella che è una scelta fondamentale per ogni IT Manager, in particolare per quelli che lavorano nelle Piccole e Medie Imprese.
Nell’ambito di queste realtà , infatti, il budget è un vincolo dal quale non è possibile prescindere: se nelle aziende di dimensioni maggiori i CIO hanno a disposizione un margine più ampio per allestire e gestire l’infrastruttura IT, nelle PMI è necessario procedere cum grano salis, muovendosi con estrema attenzione.
Il dilemma espresso dal sondaggio riguarda sostanzialmente a due diverse filosofie, l’una orientata al breve periodo e l’altra al lungo. In soldoni, è più conveniente orientarsi su strumenti informatici di minore qualità per ottenere un risparmio immediato, oppure investire maggiori risorse nell’acquisto di una dotazione più performante?
La risposta potete darcela soltanto voi. Anzi, quasi sicuramente è un quesito al quale avete già risposto nella vostra carriera con azioni concrete e sul quale mi sembra molto interessante aprire un confronto. Questo perché entrambe le risposte comportano lati positivi e negativi. Eccone alcuni.
Optando per il risparmio si esorcizza il demone del budget, non pesando sulle risorse spesso ristrette a disposizione dell’IT e facendo così anche “bella figura” quando è tempo di bilanci. Tuttavia si offre ai dipendenti un prodotto certamente non all’avanguardia che può influire negativamente sul lavoro di tutto il personale. Per non parlare delle spese future necessarie per aggiornare strumenti soggetti a rapida obsolescenza.
Tutto questo non avviene puntando fin da subito su prodotti di fascia più elevata, che consentono inoltre di risparmiare in manutenzione, poiché computer migliori si romperanno più difficilmente. Sembrerebbero vantaggi sufficienti per giustificare il maggior esborso monetario ma molto dipende anche dalle specifiche realtà in cui si opera. A voi la parola.