Tratto dallo speciale:

La formazione in azienda: qualche precisazione necessaria

di Stefano Besana

Pubblicato 12 Febbraio 2008
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:44

logo PMI+ logo PMI+

Nell’immaginario collettivo e quotidiano la formazione rappresenta un qualcosa di oscuro, non ben delineato e di difficile definizione.

Moltissime persone non conoscono l’esistenza di enti preposti e di figure professionali dedite a questa tipologia di servizio. C’è confusione e dispersione su un argomento che per le realtà  aziendali, ma non solo per loro, rappresenta una delle preoccupazioni maggiori da sempre.

Le università  – alcune più, altre meno – hanno compreso come nel mondo di oggi sia sempre più necessaria la formazione e come l’educazione continua degli adulti (dagli anglosassoni definita Long Life Education, “educazione per tutta la vita”) sia un processo estremante complesso e importante.

La crescita culturale delle persone non si esaurisce infatti con la scuola dell’obbligo o con i corsi accademici: è necessario mettere in evidenza come l’uomo sia alla costante ricerca di formazione e come questa formazione si rifletta positivamente sulle dinamiche aziendali e lavorative.

Il post di Vincenzo Zeffiri, di qualche tempo fa, ha messo in evidenza alcune statistiche relative alle dinamiche di formazione all’interno delle aziende.

Le aziende non sempre hanno chiara l’importanza della formazione e non sempre sono disposte ad investire soldi e tempo in questa attività . La formazione rappresenta una realtà  che deve essere definita e delineata con chiarezza.

Il formatore serve all’azienda da strumento per ottenere un risultato: il risultato è molto spesso quello di aumentare la produttività  creando o generando corsi che siano adatti a rispondere a determinate necessità : team building, processo di delega, motivazione, costruzione dell’identità  di leader, e via discorrendo.

La formazione è quindi un processo che deve – dovrebbe – entrare a far parte di ogni azienda.
Senza considerarla come un peso o un obbligo da adempiere per legge (o per altri particolari vincoli), ma come uno step necessario di creazione di contesti in cui lavorare diviene più semplice e più piacevole.

Ovviamente con formazione non si deve necessariamente intendere una serie di costosi corsi outdoor realizzati da professionisti del settore, molto spesso è sufficiente qualche incontro in sede per chiarire alcuni aspetti che in precedenza parevano insormontabili.

Perché tutto questo? Il motivo è semplice: mantenersi aggiornati, attenti alle esigenze del mercato, ma al tempo stesso consapevoli delle relazioni interne dell’azienda (ma anche dei bisogni e delle richieste dei singoli) sviluppa un modo di operare che non può che portare vantaggi.

È per questo che l’argomento è tanto delicato quanto importante. Speriamo che le imprese italiane comincino a prenderne maggiore coscienza.