I lavoratori addetti a mansioni usuranti (esclusi dall’APe Social) possono accedere alla pensione anticipata con requisiti agevolati. La domanda è in scadenza il primo maggio. Si tratta di lavoratori pubblici o privati che svolgono attività lavorative particolarmente faticose e pesanti, definite usuranti e indicate nell’articolo 1, commi 1, 2 e 3, del decreto legislativo 67/2011.
Domanda INPS
Per accedere al beneficio è necessario presentare apposita domanda online sul portale INPS, allegando la relativa documentazione, entro il 1º maggio dell’anno precedente a quello di maturazione dei requisiti agevolati. Per ottenere la pensione anticipata con i requisiti agevolati, è necessario che venga riconosciuto il beneficio per lavoratori addetti ad attività lavorative particolarmente faticose e pesanti.
=> Pensioni: lavoro gravoso e usurante a confronto
Pensione anticipata usuranti
Il beneficio si rivolge ai lavoratori:
- impegnati in mansioni particolarmente usuranti (lavori usuranti), ovvero quelle indicate nell’articolo 1, commi 1, 2 e 3, del decreto legislativo 67/2011:
- “lavori in galleria, cava o miniera”, mansioni svolte in sotterraneo;
- “lavori nelle cave”, mansioni svolte dagli addetti alle cave di materiale di pietra e ornamentale;
- “lavori nelle gallerie”, mansioni svolte dagli addetti al fronte di avanzamento;
- “lavori in cassoni ad aria compressa”;
- “lavori svolti dai palombari”;
- “lavori ad alte temperature”, mansioni che espongono ad alte temperature, quando non sia possibile adottare misure di prevenzione, quali, a titolo esemplificativo, quelle degli addetti alle fonderie di seconda fusione, non comandata a distanza, dei refrattaristi, degli addetti a operazioni di colata manuale;
“lavorazione del vetro cavo”, mansioni dei soffiatori nell’industria del vetro cavo eseguito a mano e a soffio; - “lavori espletati in spazi ristretti” e in particolare delle attività di costruzione, riparazione e manutenzione navale, le mansioni svolte all’interno di spazi ristetti, quali intercapedini, pozzetti, doppi fondi, di bordo o di grandi blocchi strutture;
- “lavori di asportazione dell’amianto”;
- notturni a turni e/o per l’intero anno;
- addetti alla cosiddetta “linea catena”;
- conducenti di veicoli, di capienza complessiva non inferiore a nove posti, adibiti a servizio pubblico di trasporto collettivo.
Requisiti
Tra i requisiti viene richiesta la cessazione del rapporto di lavoro dipendente e l’aver svolto l’attività usurante per almeno 7 anni negli ultimi 10 di lavoro o per almeno metà della vita lavorativa complessiva. Fino al 2026, i requisiti agevolati per accedere al trattamento pensionistico anticipato sono di avere almeno 35 anni di contributi e rientrare in una certa quota, pari alla somma tra età anagrafica e anzianità contributiva, differente a seconda della tipologia di lavoro usurante svolto. Non si applicano gli adeguamenti alla speranza di vita né le cosiddette “finestre mobili”, ovvero il differimento della decorrenza del trattamento pensionistico di 12 mesi, per i lavoratori dipendenti, o di 18 mesi, per i lavoratori autonomi, dal perfezionamento dei requisiti.
Usuranti con Quota 41
Ricordiamo poi che la Legge di Stabilità 2017 ha previsto per i lavoratori che hanno svolto lavori usuranti e che rientrano tra i cosiddetti “precoci”, ovvero con almeno un anno di contributi entro il 19esimo anno di età, la possibilità di accedere alla pensione anticipata con la quota 41, ovvero con dopo aver raggiunto i 41 anni di contributi versati, purché abbiano svolto le mansioni usuranti per almeno sette anni negli ultimi dieci anni, oppure per la metà della vita lavorativa. Tale misura è stata prevista in via permanente e la domanda di accesso alla pensione anticipata precoci con quota 41 andava presentata entro il 1° marzo per via telematica, direttamente o rivolgendosi a un patronato.