Nel segno della continuità. È così che Microsoft vuol guidare la propria clientela durante il delicato passaggio da Office 2007 a Office 2010, una migrazione che, a differenza di quanto accaduto in precedenza, dovrebbe essere decisamente più “indolore” quanto ai requisiti minimi richiesti per il passaggio.
Come comunicato da Microsoft nei giorni scorsi, per passare a Office 2010 non saranno necessarie spese ulteriori per potenziare il proprio PC al fine di consentire un funzionamento adeguato alla nuova versione della suite per l’ufficio.
I requisiti sufficienti per far girare Office 2010 sono sostanzialmente in linea con quanto richiesto dalla versione precedente e prevedono, nel dettaglio, la presenza di un processore da 500Mhz e 256MB di RAM per la parte hardware, mentre il software richiesto per poter installare Office 2010 in versione 32 bit consiste nella presenza di uno tra i sistemi operativi Windows 7, Windows Vista SP1, Windows XP SP3, Windows Server 2008 e Windows Server 2003 R2 con MSXML 6.0.
La versione di Office 2010 a 64 bit necessita invece della presenza di Windows 7, Windows Vista SP1, Windows Server 2008 R2 e Windows Server 2008.
Una richiesta di risorse che posiamo definire di certo abbastanza contenuta, anche se questo non toglie che le varie applicazioni del nuovo Office siano in grado di dare il meglio in presenza di sistemi più moderni e performanti, dato che la suite è in grado di sfruttare la potenza delle recenti CPU multi-core insieme all’accelerazione 3D delle moderne schede video, la cui presenza sui PC, seppur non indispensabile, consentirà ovviamente di ottenere il massimo dal punto di vista delle prestazioni e dell’aspetto grafico.