Bean, un editor per Mac OS X leggero e versatile

di Anna Fabi

Pubblicato 17 Dicembre 2009
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:41

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Fra gli editor di testo per Mac OS X vale la pena provare Bean, gratuito, versatile e soprattutto semplice da usare.

L’interfaccia grafica di Bean, di cui sono disponibili alcuni screenshot sul sito ufficiale, ricorda quella di Pages un po’ più sfoltita, ma comunque attrezzata delle funzioni di base di un editor di testo.

Sulla toolbar, che può essere personalizzata aggiungendo o rimuovendo le funzioni, troviamo di default un pulsante “Ottieni informazioni” che riassume i dati circa numero di lettere, paragrafi, e spazi; ma permette anche di definire con una semplice spunta se il documento è destinato alla sola lettura.

I formati supportati sono i seguenti: il formato proprietario “.bean“, Rich Text con grafica, archivio Web, MS Word 97, 2007 e 2003 XML, TXT e ODT, e infine un formato personalizzato che salva solo il testo senza formattazione, da aprire con editor personali.

La sezione di esportazione è piuttosto ricca, si va dal formato PDF all’HTML con diverse variabili, e non manca la possibilità di inviare il testo con il programma di posta di Apple.

Sono presenti nei menù alcuni comandi, come la sostituzione delle virgolette che in altri editor richiederebbero il settaggio delle proprietà.

La sezione “Preferenze” consente di cambiare il cursore, il carattere di default, le modalità di stampa, di visualizzazione e molti altri parametri importanti per una completa personalizzazione del programma.

In conclusione, Bean (disponibile anche in italiano) è un word processor da provare, utile per lavori veloci di editing di testo.