L’importanza di un’applicazione online

di Gianfranco Budano

Pubblicato 21 Ottobre 2008
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:43

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Il mondo dell’informatica sta vivendo in questo periodo un nuovo, e per certi versi entusiasmante, passaggio epocale, il primo iniziale approccio all’utilizzo di applicazioni residenti sul proprio PC e chiuse nelle quattro mura della propria casa sta per essere definitivamente abbandonato.

Ma cosa ci aspetta? Cosa ci riserva il futuro e perché?

È la filosofia del Web 2.0 la nuova rivoluzione, un modo nuovo di lavorare che spinge prepotentemente già da tempo e che ormai si sta facendo strada.

Chi ancora non l’ha fatto, può cominciare sin da oggi a pensare a come familiarizzare con le nuove applicazioni, quelle che in un futuro prossimo venturo rappresenteranno le alternative dominanti.

Scrivere un documento con un applicativo per la videoscrittura, per fare solo un esempio, come Google Docs o Zoho Writer, può presentare diversi vantaggi; proviamo ad elencarne qualcuno:

  • Potremo consultare e aggiornare il nostro documento in ogni parte del globo senza portarci dietro nessun file;
  • Potremo avere la quasi certezza che il nostro file non verrà perso o distrutto perché residente su sistemi altamente sicuri;
  • Potremo condividere e far leggere o lavorare sul nostro documento altre persone in maniera facile e veloce, senza che ciò comporti alcun spostamento fisico di una di esse.

Occorre, tuttavia, riflettere bene su queste strepitose innovazioni, a volte si portano appresso implicazioni non previste che possono essere positive:

  • meno inquinamento: le persone non avranno bisogno di spostarsi per lavorare sullo stesso documento;
  • meno supporti hardware in giro produrranno meno rifiuti alla fine del loro ciclo di vita e meno inquinamento dovuto al trasporto degli stessi;
  • miglioramento degli standard di sicurezza, chi ha avuto un crash dell’hard disk sa di cosa parliamo.

È innegabile che a fronte di queste positività possano presentarsi anche fastidiosi imprevisti, ad esempio: chi ci garantisce che i nostri documenti restino sempre protetti da occhi indesiderati?

Recenti fatti di cronaca, anche italiana, hanno insegnato ai più che gli spioni sono dietro l’angolo.