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La crisi del settore edile mostra cifre sempre più preoccupanti, con sempre meno imprese attive nel settore Costruzioni e una grave perdita di posti di lavoro. Confartigianato ha calcolato in un anno una vera e propria emorragia: 123mila occupati in meno tra settembre 2012 e 2013, mentre nello stesso lasso di tempo le attività artigianali edili sono diminuite del 4,3%.
Una situazione tutt'altro che rosea, che rispecchia le difficoltà nell'accesso al credito: i finanziamenti alle imprese edili hanno subito un calo del 2,8%, mentre a crescere sono i tassi di interesse fermi al 7,48%. Cifre negative caratterizzano anche le compravendite immobiliari, in netto calo rispetto al 2012 (si parla di un 6,6%): a crescere è il numero delle case invendute, con pesanti conseguenze per le imprese del settore. L'unico segnale positivo arriva dall'introduzione degli incentivi per le ristrutturazioni e la riqualificazione energetica degli edifici: ammonta a 2.316.000 il numero dei proprietari di immobili pronti a effettuare interventi di manutenzione entro i prossimi 12 mesi, in pratica il 37,4% in più rispetto al 2012.