PMI di Roma con fatturato a picco

di Carlo Lavalle

Pubblicato 15 Ottobre 2013
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:38

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Sono dati terrificanti quelli diffusi dalla Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa sulla situazione delle PMI romane. Secondo un’indagine dell’associazione, nel I° semestre dell’anno sono crollati ordini (-32,3%) e fatturato (-40,8%). L’unico segno positivo viene dall’Export (+22,3%) ma dovuto quasi esclusivamente al settore farmaceutico. Una situazione che pesa sulle prospettive future: secondo il 21,4% delle imprese del Lazio, tre su dieci chiuderanno nel corso del 2013, mentre per il 18,6% la fine corsa segnerà  il destino di cinque imprese su dieci. Il 4,1% del campione appare catastrofista, prevedendo una chiusura generalizzata: dieci imprese su dieci.

La stretta sul credito si fa sentire. Per la CNA, circa quindici imprese su cento che un anno e mezzo fa avevano un prestito, l’hanno perso. Negli ultimi tre anni il credito alle PMI si è ridotto progressivamente. Nel 2011 aveva credito il 56,8% delle PMI del territorio, nel 2012 il 49,6%, a inizio 2013 si sfiorava quota 47% (47,3%). D’altra parte le aziende che ottengono credito fanno sempre più fatica a rimborsarlo. Le imprese si lamentano dei troppi adempimenti burocratici che gravano sull’impresa, cui il 17,5% si dice costretto a dedicare tre mesi l’anno, ma grande è anche il fardello della tassazione sul reddito e dei contributi sul lavoro. Stante la situazione investire è difficile e solo il 15,7% prevede di farlo entro la fine dell’anno. Per la CNA, che propone più semplificazione, più innovazione e più coinvolgimento dei giovani, la ripresa dovrebbe avvenire nel biennio 2014-2015. Ma attenzione perché potrebbe essere senza lavoro. => Leggi tutti gli incentivi per le PMI del Lazio