Le difficoltà nell'accesso al credito non risparmiano le imprese femminili, che secondo uno studio condotto da Rete Imprese Italia Imprenditoria Femminile (RIIF) riescono sempre meno a ottenere prestiti dalle banche.
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Nel primo trimestre del 2013, infatti, è decisamente aumentata quota di PMI rosa che non ha ottenuto il finanziamento richiesto: con il passaggio dal 54% al 62%, infatti, le imprenditrici donne rappresentano la categoria più penalizzata nell'erogazione del credito da parte degli istituti bancari.
Ad aumentare, inoltre, è anche la percentuale di imprese femminili (62%) che ottiene un finanziamento inferiore all'importo richiesto inizialmente.
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Stando all'inchiesta, sono le stesse protagoniste dell'imprenditoria rosa a segnalare comportamenti discriminatori nei loro confronti da parte delle banche, che spesso pretendono più garanzie o impongono tassi di interesse più alti, richiedendo costi di istruttoria superiori alle cifre che invece versano i colleghi uomini.
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Se otto imprese rosa su dieci richiedono prestiti per potenziare la liquidità aziendale, il 16,5% vuole invece favorire nuovi investimenti e il 3,4% impiega i fondi per saldare gli eventuali debiti.