Niente bonus energia né per la benzina in Basilicata né per i rigassificatori in Veneto. Così ha deciso il Tar del Lazio, con un provvedimento deliberato il 26 luglio ma non ancora notificato, in seguito al ricorso presentato dalla Regione in oggetto. Il caso è nato in seguito all’assenza nel decreto interministeriale del 12/11/2010, di compensazioni per le regioni in cui vi è la presenza di rigassificatori.
Gli sconti sulla benzina saranno congelati fino al marzo del 2012. Nel Veneto, dove è presente il rigassificatore di Porto Vigo (Rovigo), comunque non sarà possibile accedere ad alcun bonus.
Finora potevano accedervi gli automobilisti residenti in regioni in cui sono presenti attività di estrazione petrolifera (Molise, Calabria, Puglia, Emilia-Romagna, Piemonte, Marche, Basilicata).
La presentazione delle domande di accesso ai Bonus Idrocarburi sarebbero dovute partire tra un mese: gli uffici postali della Basilicata avevano già predisposto sportelli dedicati per smaltire le code.
La legge 99 del 2009 prevede infatti una maggiorazione del 3% sulle royalties per le compagnie petrolifere, allo scopo di alimentare un fondo statale volto a consentire la riduzione del prezzo dei carburanti nelle regioni in cui si estrae petrolio e gas. Un emendamento successivo, includeva tra i beneficiari le Regioni con attività di rigassificazione “attraverso impianti fissi offshore come il Veneto che, però, essendo rimasto fuori dai fondi (card idrocarburi), in seguito al ricorso presentato ha indirettamente causato il blocco di tutti quanti i fondi già concessi.
Intanto, il Ministero dello Sviluppo Economico sta cercando «una soluzione in merito alla sospensiva del Tar del Lazio dei
bonus idrocarburi»; lo scopo è di «non perdere le somme già stanziate e in erogazione», pertanto «è in corso la presentazione della richiesta urgente al Consiglio di Stato di annullamento della sospensiva, che sarà esaminata già ad agosto».
Ministero Sviluppo Economico – Bonus Idrocarburi