Quarto Conto Energia: ennesimo rinvio per la soap-opera italiana che ci sta mettendo in difficoltà di fronte a tutta Europa. La firma del decreto che ridefinisce il sistema di incentivazione per impianti da fonti rinnovabili era attesa per venerdì 29 aprile, ma l’accordo è saltato ancora una volta per una divergenza di opinioni tra gli stessi rappresentanti del Governo sulla tempistica legata all’erogazione della tariffa incentivante.
Il Ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, è contraria all’incentivo corrisposto solo in seguito all’entrata in opera dei pannelli fotovoltaici e degli impianti, ovvero dal momento in cui questi iniziano a produrre energia immettendola nella rete.
Per non penalizzare le imprese che subiscono ritardi nell’allacciamento da parte della società elettrica, suggerisce che l’erogazione parta entro due mesi dal completamento dell’impianto.
Per il Ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani, invece, questo significherebbe finanziare impianti che non producono energia, con il rischio di speculazione (imprese che certificano il completamento degli impianti, intascano i benefit e non si allacciano alla rete); per lo stesso motivo si dichiara contrario all’autocertificazione.
La speranza è che domani il Consiglio dei Ministri metta fine alla diatriba, per arrivare all’emanazione del decreto attuativo che sta di fatto bloccando da mesi lo sviluppo italiano nel settore delle energie rinnovabili.
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Fonte GreenStyle.it