Avviata l’istruttoria conoscitiva sulle connessioni in rete degli impianti di produzione di energia elettrica, sia quelli alimentati da fonti tradizionali che da fonti rinnovabili (delibera VIS 42/11). L’obiettivo dell’AEEG (Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas) è di analizzare modalità e tempistiche di applicazione delle disposizioni in materia.
Si mira così a definire un quadro completo a livello nazionale e, in base dati raccolti e alle informazioni acquisite, verranno predisposti eventuali interventi.
In particolare, l’Autorità fa riferimento al decreto legislativo n.79/99, che impone l’obbligo per il Gestore della rete di trasmissione nazionale “di connettere alla rete tutti i soggetti che ne facciano richiesta, senza compromettere la continuità del servizio e purché siano rispettate le regole tecniche e le condizioni tecnico-economiche di accesso e di interconnessione definite dall’Autorità; l’eventuale rifiuto di accesso alla rete deve essere debitamente motivato dal gestore”.
Anche le imprese distributrici devono rispettare lo stesso obbligo, e devono rispettare le regole tecniche e le deliberazioni emanate dall’Autorità in materia di tariffe, contributi ed oneri.
L’obiettivo è dunque verificare i comportamenti di gestori e distributori. Una decisione che si colloca nell’attuale quadro di riforma del sistema degli incentivi alle Rinnovabili e all’impegno dichiarato dal Governo di «garantire la massima diversificazione delle fonti energetiche, dei Paesi e delle rotte di approvvigionamento».
Ovviamente, il riferimento al Nucleare (fino a ieri dichiaratamente prioritario rispetto alle Rinnovabili). In definitiva, quel che si vuole compiere è una sorta di benchmark del sistema energetico atuale per capire in quale direzione muoversi e con quali ritmi.
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