Ritorno del Nucleare in Italia: Emma Marcegaglia si dichiara favorevole, si schiera col Governo e taccia di “emotività” chi, dopo il terremoto in Giappone, non desidera sottoporsi a rischi inutili. La presidente degli industriali ha dichiarato piuttosto di voler aspettare le indicazioni UE in merito: non si può «agire in modo emotivo». La leader di Confindustria ha risposto così a margine dell’assemblea di Unindustria, alle domande sui programmi energetici in Italia dopo le esplosioni nei reattori giapponesi con dispersione di radiazioni nucleari.
Non pensa ai pericoli ma al ritorno economico Confindustria: «il nostro problema è il costo dell’energia: la politica energetica imposta va mantenuta».
La Marcegaglia ritiene che il Nucleare rappresenti una «opportunità» anche per le imprese, visto che si prevedono «investimenti pari a 30 miliardi di euro»: se riusciremo a fare sistema, il 70% di questi investimenti andranno all’indotto italiano».
Intanto Legambiente continua a promuovere la sua campagna “Vota sì per fermare il nucleare” con il Referendum con lo scopo di arrivare a quota 25 milioni di Italiani favorevoli a bloccare il ritorno del Nucleare in Italia e quindi procedere con lo stop ai programmi del governo.
Tra le motivazioni i costi di produzione energetica di molto superiori alle Rinnovabili. Senza considerare i rischi per la sicurezza e la salute e la preoccupazione per la capacità dell’Italia di sapere gestire questioni delicate come lo smaltimento delle scorie.
_____________________
ARTICOLI CORRELATI